14 maggio 2013

I NOSTRI CANDIDATI ALL'ODG: FABIO FOLISI (pubblicisti)


ELEZIONI ORDINE DEI GIORNALISTI
del Friuli Venezia Giulia
(ballottaggio del 26 maggio 2013)

PER SOSTENERE IL CAMBIAMENTO NELLA PROFESSIONE

VAI A VOTARE E VOTA:

PER IL CONSIGLIO REGIONALE DELL'ORDINE 

CONSIGLIERI PUBBLICISTI
(scheda gialla)

FABIO FOLISI


Nell'ottica di sostenere l'espressa volontà di rinnovamento dell'Ordine, sosteniamo la candidatura di Fabio Folisi, pubblicista, direttore de Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia, di Udine. Folisi dispone infatti di una vasta esperienza come freelance, di capacità di gestione e di qualità personali, che riteniamo risulteranno molto utili per affrontare i problemi e i prossimi impegni di tutta la nostra categoria professionale.

Fabio Folisi, 55 anni, udinese, è professionalmente attivo dal 1984 come pubblicista, freelance e direttore di varie testate. Nel 2007 è stato tra i fondatori del Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG.

Ha lavorato, per l'Unità, l'emittente regionale Rete Globo, realizzato documentari e servizi giornalistici e tv dal Sahara occidentale e dalla Bosnia in guerra, e da vari paesi africani per riviste nazionali. 

Ha fondato e diretto, fin dal 1996, alcune delle prime testate elettroniche italiane (GiornaleItalia) e regionali (Friulinews). Dal 2008 ha coordinato la redazione di Epolis Friuli e dal 2011 è direttore de Il Quotidiano del Fvg.

A causa di una normativa antiquata e da riformare, non ha mai potuto sostenere l'esame di giornalista professionista.
 
Le motivazioni della sua candidatura vengono presentate in questo testo:


PERCHE' MI CANDIDO ALL'ORDINE DEL FVG

Quando mi è stata chiesta la disponibilità ad entrare nel Consiglio regionale dell'Ordine il mio stato d'animo non è stato univoco. 

Da una parte la consapevolezza che l'Odg così come è stato concepito dalla legge istitutiva non è certamente più adeguato alle sfide che comporta una professione complessa come quella del giornalista oggi. Dall'altra la consapevolezza della necessità di andare ad una progressiva riforma e che alcune istanze possano essere portate all'attenzione anche dell'opinione pubblica, garanzia che non passino provvedimenti punitivi per la categoria. 

Nel recente passato infatti le modifiche normative che hanno accompagnato l'Ordine non sono state sufficienti a renderne funzioni e caratteristiche adeguate alle sfide che ogni giorno i colleghi si trovano ad affrontare ed erano spesso funzionali ad altre logiche e necessità. 

La sensazione però che proprio il prossimo triennio possa essere determinante per le necessarie trasformazioni. Questo mi ha spinto ad accettare la candidatura nel solco di un rinnovamento nella continuità che mi trova concorde.


Detto questo, fra i temi che ritengo si dovrebbero con particolarità evidenziare, c'è anche quello relativo alle norme sulla diffamazione e al web. Tutti abbiamo in mente la controversia vicenda Sallusti o le recenti questioni sollevate sull'utilizzo di blog, social network e più in generale di internet.
Temi ormai fondamentali ed imprescindibili sui quali l'Ordine dei giornalisti dovrebbe dire la sua ed indirizzare anche il legislatore. 

La querela per diffamazione è infatti incredibilmente sopravvissuta a tutte le riforme sulla Giustizia. L'impressione è che effettivamente si voglia lasciare uno spauracchio utile ad imbavagliare l'informazione, soprattutto quella che non possiede risorse economiche imponenti alle proprie spalle. 

La querela in sostanza non serve come deterrente per tutelare l'onorabilità della persona se ingiustamente sbattuta alle cronache, come dimostrato dal fatto che l'istituto della richiesta di rettifica, pur previsto, è praticamente inutilizzato, ma serve altresì per intimidire, per tappare la bocca, per togliere mezzi economici all'avversario, insomma per fare cassa. 

Il tutto spesso con la ricerca del processo all'intenzione o “del pelo nell'uovo”. Un mancato virgolettato in una frase o paradossalmente una sintetizzazione in un titolo (anche se poi il corpo del pezzo spiega i fatti correttamente) diventano oggetto di lunghe e costose pratiche giudiziarie che anche quando vieni assolto, ed accade nella stragrande maggioranza dei casi, si traducono in costosi conti legali da pagare al tuo difensore. Insomma una questione che spaventa soprattutto i più giovani. 

Questo è solo uno dei problemi. Si potrebbe fare un lungo elenco. Dalle problematiche di accesso alla professione, alle garanzie sul segreto professionale. Insomma una lunga lista che sarebbe opportuno portare all'attenzione partendo perché no anche da una regione “periferia dell'impero” come il Fvg. Senza contare che anche i governi delle Regioni (la nostra ha una autonomia speciale), dovrebbero intervenire sull'indirizzo di questi temi. 

Senza un Ordine professionale coerente ed agguerrito non sarà di certo possibile incidere e le riforme potrebbero diventare un pesante maglio sulla testa dei più deboli fra noi.


(Fabio Folisi)


TUTTI I CANDIDATI SUPPORTATI DAL COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE
PER IL CONSIGLIO REGIONALE DELL'ORDINE DEL FVG (>> v. presentazione candidati)


CONSIGLIERI PROFESSIONISTI (scheda verde):
BREDA PAHOR 
PIETRO TREBICIANI
MATTIA ASSANDRI
CRISTINA VISINTINI
MAURIZIO BEKAR
(I nomi sono prestampati sulla scheda in quest'ordine. 
Non esprimete più di 5 preferenze, con una croce a fianco del nome, o la scheda verrà annullata)

REVISORI DEI CONTI (PROFESSIONISTI) (scheda verde):  
MATTIA ASSANDRI
(nome prestampato sulla scheda. Non esprimete più di 1 preferenza, con una croce a fianco del nome, o la scheda verrà annullata)

CONSIGLIERI PUBBLICISTI (scheda gialla):  
FABIO FOLISI
(nome prestampato sulla scheda. Non esprimete più di 2 preferenze, con una croce a fianco del nome, o la scheda verrà annullata)

>> v. la presentazione di tutti i candidati

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