10 febbraio 2010

PRIMA CAUSA VINTA DA UNA COLLABORATRICE CONTRO IL CORRIERE DEL VENETO

Volentieri rilanciamo un comunicato di Re:fusi, il coordinamento dei giornalisti freelance del Veneto (struttura analoga al nostro Coordinamento del FVG), riguardo la prima causa vinta da una collaboratrice contro il quotidiano Corriere del Veneto. 
Il Tribunale di Venezia le ha infatti riconosciuto lo status di redattore come se fosse stata assunta fin dal primo giorno di collaborazione, e la testata ha perso seccamente la sua prima causa di lavoro.

E' una chiara conferma di quanto andiamo sostenendo da tempo, e cioè che non è vero che i datori di lavoro abbiano un potere del tutto arbitrario ed incontrastabile nei confronti dei giornalisti collaboratori e freelance.

Va però anche sempre tenuto a mente che una causa non è il primo passo di una vertenza, ma l'ultimo, quando le altre strade e tentativi di conciliazione per via sindacale sono risultati impraticabili. E che una causa non va mai aperta con un avvocato qualsiasi (scelto magari solo perché amico di famiglia o ex collega di studi), ma con un professionista competente sia in diritto del lavoro, che della specifica contrattualistica dei giornalisti.

Anche per questo serve un sindacato vivo ed attivo, in cui i giornalisti freelance si sentano pienamente a casa propria.

Auguri e buon lavoro a tutti

Maurizio Bekar


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Il Corriere del Veneto perde la prima causa contro una collaboratrice


(Mercoledì, 3 febbraio 2010)

Per tutti i collaboratori veneti, quella di ieri è stata una giornata storica!

Il Tribunale di Venezia ha riconosciuto l’iniquità del trattamento riservato alla cronista che ha seguito per anni da collaboratrice la cronaca giudiziaria di Venezia per il Corriere del Veneto. Il giudice le ha infatti riconosciuto lo status di redattore come se fosse stata assunta fin dal primo giorno di collaborazione. Ben più di quanto gli stessi legali avessero richiesto. La testata ha perso dunque, in maniera schiacciante, la sua prima causa di lavoro.

Re:fusi esprime gioia e soddisfazione per la vittoria della collega, augurandosi che quanto accaduto ieri nelle aule del Tribunale di Venezia costituisca un primo passo importante per dare finalmente dignità e giustizia ai tanti collaboratori che si trovano nella stessa situazione.

Il direttivo di Re:fusi
www.refusi.it

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