30 dicembre 2017

PARI DIRITTI ED EQUO COMPENSO AI LAVORATORI AUTONOMI




No al lavoro autonomo sottoretribuito e senza tutele. Emanare i parametri ministeriali per la liquidazione giudiziale dei compensi dei giornalisti. Attuazione della legge 233 sull’equo compenso dei giornalisti non dipendenti. E Statuto dei diritti, welfare ed equa retribuzione per i lavoratori autonomi di tutti i settori. 

Queste le parole chiave di un documento-manifesto, promosso da un gruppo di giornalisti freelance, diversi dei quali membri o ex membri della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, assieme a dirigenti nazionali e territoriali del sindacato dei giornalisti, contrattualizzati, pensionati e lavoratori autonomi “senza tessera”.  

L’intento è quello di aprire una riflessione e un dibattito pubblico su questi temi, sempre più attuali e pressanti, e stimolare una mobilitazione.

Questo il documento, nato trasversalmente alle categorie ed appartenenze, e aperto a ulteriori adesioni (a: giornalistifreelance@gmail.com) da parte di tutti quanti lo condividano: 


PARI DIRITTI ED EQUO COMPENSO
AI GIORNALISTI LAVORATORI AUTONOMI   

La buona informazione racconta l’attualità e illumina le dinamiche complesse della società.
Ma una buona informazione, per essere tale, dev’essere libera, indipendente e non ricattabile. 

Quando invece un giornalista non viene messo nella condizione di essere libero, indipendente e non ricattabile (dai poteri forti, dalle querele temerarie, dalle minacce, o dal bisogno economico), la possibilità di fare una buona informazione muore.

Oggi in Italia, come denunciato più volte dai colleghi, dal sindacato e dagli organismi di categoria, e da rappresentanti delle istituzioni, il 65% dei giornalisti attivi non ha un contratto da dipendente: sono lavoratori autonomi, quasi sempre sottopagati. Di loro, otto su dieci hanno un reddito annuale sui 10 mila euro; sono cioè sotto la soglia della povertà. 

Oggi in Italia i datori di lavoro, in un settore quasi senza vincoli, possono dettare unilateralmente ai giornalisti autonomi condizioni di ingaggio inadeguate e retribuzioni irrisorie, non rispettose dell’art. 36 della Costituzione sui diritti e sull’equa retribuzione del lavoratore.

PERTANTO

- RIBADIAMO CHE il lavoro autonomo sottoretribuito, con welfare limitato e sotto il costante ricatto occupazionale, lede i diritti del lavoro e della persona; e che nel caso del giornalismo lede anche la possibilità di fare un’informazione di qualità, libera e indipendente, nell’interesse dei cittadini e del sistema democratico.

- IL GOVERNO AVVI QUINDI CON URGENZA l’attuazione dalla Legge 233/2012 per l’equo compenso dei giornalisti non dipendenti, approvata in ossequio dell’art. 36 comma 1 della Costituzione ma ancora inapplicata. Si convochi la Commissione per l’equo compenso, già da tempo istituita e in carica, per il completamento dei suoi compiti istituzionali, che riguardano anche la tracciabilità del lavoro autonomo e la sanzionabilità di eventuali abusi o elusioni.

- IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA PROCEDA URGENTEMENTE - in riferimento alla Legge n. 27/2012 e al Decreto Ministeriale 140/2012 - all’emanazione dei parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi dei giornalisti:inspiegabilmente unica categoria vigilata dal Ministero a non disporne, essendo inapplicabili per analogia quelle di altre professioni.
L’emanazione di tali parametri, già sollecitata sia dall’Ordine dei giornalisti sia dalla Fnsi, è ora indispensabile anche per determinare l’equo compenso del lavoro autonomo nei confronti della Pubblica Amministrazione e delle grandi imprese; ciò ai sensi dell’Art. 19-quaterdecies della recente legge 172/2017 (come ricordato anche nella circolare Inpgi sul tema, il 15 dicembre u.s.)

INFINE

dando atto che il riconoscimento di pari diritti e di un equo compenso in sintonia con l’art. 36 della Costituzione riguarda i lavoratori autonomi, di tutti i settori,

manifestiamo il nostro appoggio alle istanze che puntano al riconoscimento di un equo compenso, di un welfare adeguato e di un efficace Statuto dei diritti, per tutti i settori del lavoro autonomo. Perchè non vi possono essere diversità di diritti e tutele solo a seconda del fatto che sia lavoratori dipendenti o autonomi. E non si può legittimare che esistano - sulla base di questa sola distinzione - lavoratori di serie A e serie B, con maggiori o minori diritti gli uni rispetto agli altri.


FIRMATARI (al 29/12/2017)
(documento aperto a ulteriori adesioni, a: giornalistifreelance@gmail.com)

Maurizio Bekar, consigliere nazionale Fnsi, coordinatore Commissione nazionale lavoro autonomo (Clan)
Ferdinando Baron, Clan Fnsi (Lombardia), Commissione Contratto Fnsi-Fieg
Susanna Bonfanti, Clan Fnsi (Toscana)
Anna Bruno, giornalista professionista freelance (Basilicata)
Claudio Chiarani, Clan Fnsi, vicepresidente Assostampa Trentina
Candida De Novellis, Clan Fnsi (Abruzzo)
Livia Ermini, Clan Fnsi (Lazio)
Antonio Fico, Clan Fnsi (Lazio), direttivo Stampa Romana
Dario Fidora, Clan Fnsi (Sicilia), Consigliere regionale Assostampa Sicilia
Luca Gentile, Clan Fnsi (Sardegna)
Francesca Marruco, Clan Fnsi (Umbria)
Ottavia Molteni, Clan Fnsi (Lombardia)
Francesco Monteleone, Clan Fnsi (Puglia)
Stefano Strano, Clan Fnsi (Marche)
Moira Di Mario, freelance, ex componente Clan Fnsi (Lazio)
Leyla Manunza, freelance, ex componente Clan Fnsi
Saverio Paffumi, freelance, direttivo Associazione Lombarda Giornalisti, ex componente Clan Fnsi, ex consigliere nazionale di disciplina Ordine dei giornalisti
Paola Vescovi, giornalista professionista
Commissione lavoro Autonomo Assostampa Sardegna
Paolo Barbieri, vicesegretario Associazione Stampa Romana
Massimo Bellomo Ugdulena, vicesegretario regionale Assostampa Sicilia
Claudio Bisiani, freelance, testata web FvgNews.net, direttivo Assostampa Friuli Venezia Giulia
Valeria Calicchio, giornalista
Alessia Cannizzaro, consigliere regionale Assostampa Sicilia
Attilio Giuseppe Cardella, giornalista freelance, Palermo
Giampiero Casagni, giornalista freelance, Caltanissetta
Luciano Ceschia, giornalista e sindacalista
Damiano Chiaramonte, giornalista freelance, Siracusa
Roberto Ciccarelli, freelance, segreteria Associazione Stampa Romana
Alberto Cicero, segretario regionale Assostampa Sicilia, consigliere nazionale Fnsi
Clelia Delponte, pubblicista freelance (Sudtirolo-Pordenone)
Antonio Di Giovanni, giornalista freelance, Palermo
Francesco Di Parenti, giunta esecutiva Assostampa Sicilia
Miriam Di Peri, giornalista freelance, Palermo
Maria Giovanna Faiella, giornalista
Antonio Fiasconaro, consigliere nazionale Fnsi
Roberto Ginex, segretario Assostampa Palermo, consigliere nazionale Fnsi
Franco Lannino, giornalista fotoreporter StudioCamera Palermo
Paolo Licciardello, consigliere nazionale Fnsi
Daniele Lo Porto, segretario provinciale Assostampa Catania
Giancarlo Macaluso, Presidente Assostampa Sicilia
Carmelo Maiorca, giornalista freelance Siracusa
Alessandro Martegani, freelance, segretario Assostampa Friuli Venezia Giulia
Manlio Melluso, giornalista freelance Palermo
Antonio Moscatello, Askanews, segreteria Associazione Stampa Romana
Antonella Mulé, giornalista freelance Palermo
Lazzaro Pappagallo, segretario Associazione Stampa Romana
Paolo Radivo, giornalista, Trieste
Luigi Ronsisvalle, consigliere nazionale Fnsi
Angelo Scuderi, giornalista freelance Palermo
Monica Soldano, freelance, segreteria Associazione Stampa Romana
Laura Tumbarello, giornalista freelance Palermo
Leonardo Testai, consigliere nazionale Fnsi
Giulio Volontè, freelance
Vito Campo, giornalista freelance, Trapani
Marina Piccone, giornalista freelance
Gianluca Cicinelli, giornalista precario (non freelance, ci tengo)
Gioacchino Schicchi, giornalista pubblicista, vicesegretario provinciale Assostampa di Agrigento
Tonino Pitarresi, giornalista pubblicista, Palermo
Salvatore Li Castri, vicepresidente Ordine Giornalisti di Sicilia
Vincenzo Lombardo, consigliere regionale Assostampa Sicilia
Salvatore Ferro, consigliere Ordine dei giornalisti di Sicilia
Giuseppe Pagano, giornalista freelance Palermo
Josè Trovato, segretario Assostampa Enna
Alessandro Anzalone, segretario Assostampa Caltanissetta
Annalisa Giunta, componente Consiglio regionale Assostampa Sicilia
Gianni Molè, segretario Assostampa Ragusa
Monica Adorno, componente Consiglio regionale Assostampa Sicilia
Fare Ordine, gruppo di giornalisti impegnati per la riforma della professione: Franco Nicastro, Riccardo Arena, Concetto Mannisi, Filippo Mulè, Placido Ventura, Eleonora Cosentino, Teresa Di Fresco, Totò Ferro, Antonella Folgheretti, Luigi Pulvirenti, Rosario Mazzola, Dario Piccolo, Giovanni Villino
Marina Mancini, componente Consiglio regionale Assostampa Sicilia
Alida Amico, giornalista professionista, Sicilia
Valerio Martines, giornalista, Sicilia
Prospero Dente, segretario Assostampa Siracusa
Gero Tedesco, segretario Assostampa Agrigento
Fabio Bonasera, componente Assemblea nazionale lavoro autonomo Fnsi (Sicilia)
Gianluca Reale, giornalista Blumedia, Catania
Francesco Celi, componente Giunta esecutiva Assostampa Sicilia

(adesioni aggiornate al 29/12/2017)

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