30 luglio 2016

INPGI 2, DICHIARAZIONE REDDITI ENTRO L'1 AGOSTO

E' OBBLIGATORIA ANCHE 
PER LE ATTIVITA' OCCASIONALI



Si ricorda ai giornalisti che esercitano l'attività autonoma che entro l'1 agosto vanno trasmessi on line all’Inpgi 2 i dati dei redditi giornalistici autonomi percepiti nel 2015
. La tradizionale scadenza del 31 luglio slitta quest'anno di un giorno, essendo il 31 luglio domenica.

Sono tenuti alla comunicazione tutti i giornalisti iscritti alla Gestione separata che nel 2015 abbiano svolto attività autonoma giornalistica con partita Iva, o come attività occasionale, con cessione diritto d'autore, come partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti, o in società tra professionisti.L'obbligo vale anche per quanti, pur non avendo maturato nel 2015 redditi da attività giornalistica, non abbiano richiesto preventivamente di essere sospesi dagli adempimenti contributivi.

Non hanno l'obbligo di presentare la comunicazione i giornalisti che abbiano svolto l’attività professionale esclusivamente come collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co): per questi, infatti, gli adempimenti contributivi sono interamente a carico del committente. In tal caso però, per essere esonerati dall’obbligo di comunicazione, il giornalista deve comunicare all’Inpgi le modalità con cui svolge la professione, utilizzando uno specifico modulo (disponibile quiwww.inpgi.it/?q=node/692)

La trasmissione dei dati sui redditi dev'essere effettuata collegandosi al sito www.inpgi.it, nella sezione "Comunicazione reddituale" (www.inpgi.it/node/1018), attiva ogni giorno dalle ore 8.00 alle 20.00. Per effettuare la comunicazione è necessario utilizzare il codice iscritto (cioè il proprio numero di posizione Inpgi) e la password normalmente utilizzata sul sito per l’accesso ai dati personali.

Si ricorda che nei casi in cui l’inoltro della comunicazione sia effettuato in data successiva al 1/08/2016, è previsto l’addebito di una sanzione per ritardata comunicazione.

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Si chiarisce inoltre che il versamento dei contributi alla Gestione Separata Inpgi, e quindi anche la dichiarazione reddituale, sono dovuti anche dai pubblicisti che esercitano l'attività giornalistica solo occasionalmente. Possono esserne esentati solo quanti non esercitano alcuna attività giornalistica autonoma, e ne danno apposita comunicazione preventiva all'Inpgi.

Infatti il Ministero del Lavoro, fin dal 5 agosto 1999 con nota n. 82661, ha chiarito che qualunque prestazione di lavoro autonomo dei giornalisti - anche se sporadica e produttiva di modesto reddito - comporta l'obbligo di iscrizione alla Gestione Separata Inpgi e al versamento dei relativi contributi

Inoltre l’art. 61 del D.Lgs n. 276 del 10/09/2003, nel definire il campo di applicazione del lavoro a progetto e di quello occasionale, ne ha escluso le professioni intellettuali per le quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali. Di conseguenza la definizione di lavoro occasionale (che presso l'Inps porta ad alcune esenzioni dai versamenti contributivi) non trova applicazione per i giornalisti, i quali devono essere obbligatoriamente iscritti all’Ordine (come professionisti o pubblicisti). Tale obbligo contributivo all'Inpgi 2 è stato recentemente confermato anche dalla sentenza n. 9633/2016 della Corte di Cassazione. 


Dunque anche il giornalista pubblicista è obbligato a versare i contributi all'INPGI 2, se svolge attività giornalistica libero-professionale. Anche se questa ha carattere solo sporadico, e a prescindere dall'entità dei compensi percepiti.

Si può essere esentati dalla dichiarazione e dal pagamento dei contributi solo nel caso di sospensione dell’attività professionale autonoma, da comunicare preventivamente all'Inpgi, compilando e consegnando il modulo scaricabile dal link www.inpgi.it/?q=node/473

E' tenuto alla dichiarazione reddituale anche chi – pur non avendo conseguito redditi da attività giornalistica autonoma – nell’anno precedente non aveva chiesto all'Inpgi di essere sospeso dagli adempimenti contributivi.

Tutte le altre informazioni necessarie sono disponibili sul sito dell'Inpgi alla voce "Denuncia on line" della sezione "Gestione separata": www.inpgi.it/?q=node/1018

16 luglio 2016

CLAN FNSI SU COLLABORATORI MESSAGGERO MARCHE


MOTTA E BEKAR: 
SITUAZIONE «GRAVISSIMA E INACCETTABILE».
«L'EDITORE SCELGA TRA LA TRATTATIVA E LE VERTENZE IN TRIBUNALE»

«Gravissima e inaccettabile». Così la Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi giudica la situazione dei 50 giornalisti collaboratori del Messaggero Marche ritrovatisi senza lavorotutele né prospettive dopo la chiusura dell’edizione locale del quotidiano.

Al rilancio dell’altro quotidiano regionale del Gruppo Caltagirone, il Corriere Adriatico, che ora esce in sinergia con Il Messaggero – spiega la Commissione – non ha infatti corrisposto l’assorbimento dei collaboratori dell’altra testata. E negli incontri individuali tra la proprietà e alcuni degli ex collaboratori vengono proposte retribuzioni dimezzate, oltre all’espressa rinuncia a ogni rivendicazione legale ed economica sul pregresso, a fronte di risibili liquidazioni forfettarie (si riferisce di un migliaio di euro, dopo 10 o più anni di lavoro).

«È noto – commentano Mattia Motta e Maurizio Bekar, presidente e coordinatore della Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi – che i processi di concentrazione e sinergia editoriale, anche se definiti “di potenziamento”, spesso puntano invece solo ai tagli, per aumentare gli utili dell’editore. Se Caltagirone mira davvero allo sviluppo della sua presenza nelle Marche e al potenziamento del suo prodotto informativo, si avvalga allora anche della preziosa e pluriennale esperienza degli ex collaboratori del Messaggero. Ma garantendo a tutti i giornalisti, anche esterni, retribuzioni e condizioni dignitose».

Risulta invece che ai collaboratori del Corriere Adriatico vengono riconosciuti 5 euro lordi per articoli da 400 a 1.800 battute, 8 euro per i pezzi da 1801 a 3.000 battute, 13 euro lordi da 3.001 battute in su e nulla per le brevi. E che questi sono i compensi ora proposti ad alcuni degli ex collaboratori del Messaggero, che prima percepivano il doppio, cioè 9, 18 e 27 euro lordi a pezzo. Compensi inferiori a quanto previsto dell’accordo contrattuale sul lavoro autonomo.

«A parte le condizioni offerte, e certe affermazioni irreali ed offensive sugli ex collaboratori – evidenziano Motta e Bekar – si tratta di giornalisti che hanno collaborato con continuità, anche per 10 anni o più, alla produzione informativa del Messaggero. Cosa che li pone nella condizione di avviare delle cause per assunzione come dipendenti, per tutto il lavoro pregresso. Tanto che proprio nelle Marche, e contro il Messaggero, due cause sono risultate recentemente vittoriose, con ingenti risarcimenti. L’editore scelga quindi se vuole aprirsi a una trattativa sindacale, che punti al riassorbimento e a condizioni dignitose di lavoro per tutti i giornalisti, o se preferisce imboccare la strada delle vertenze in tribunale. In entrambi i casi, il sindacato dei giornalisti non farà mancare ai colleghi la sua presenza e il suo supporto».

08 luglio 2016

SELEZIONE RAI PER GIORNALISTI DI LINGUA SLOVENA



APERTA A PROFESSIONISTI E PUBBLICISTI,
E' UNA GRADUATORIA VALIDA 
PER 3 ANNI





Si informa che la Rai promuove una selezione per titoli e prove, per individuare giornalisti di lingua slovena (professionisti e pubblicisti) per far fronte a future esigenze, da utilizzare con contratti a tempo determinato presso la Testata Giornalistica Regionale - Friuli-Venezia Giulia - Redazione Lingua Slovena.

Sono requisiti obbligatori per l'ammissione alle prove:
A.   Età non inferiore ai 18 anni;
B.   Iscrizione all’Albo dei Giornalisti italiano, elenco Professionisti o elenco Pubblicisti, alla data dell' 8 luglio 2016;
C.   Conoscenza della lingua slovena (livello C2 del QCER).

Per inviare la domanda bisogna registrarsi al sito www.lavoraconnoi.rai.it e poi cliccare su “SELEZIONE GIORNALISTI LINGUA SLOVENA A TEMPO DETERMINATO 2016”, presente in home page, e seguire le istruzioni.

La domanda dovrà essere inoltrata entro e non oltre le ore 12.00 dell’8 luglio 2016. Non sono ritenute valide le autocertificazioni.

I candidati saranno valutati da una Commissione Esaminatrice nominata dalla Rai. Le prove di selezione si svolgeranno a Trieste, presumibilmente dal 1° al 5 agosto 2016.

La validità della graduatoria è di 36 mesi. La durata del periodo del contratto a tempo determinato sarà comunicata in fase di proposta.

Ulteriori informazioni sul sito web della Rai: www.lavoraconnoi.rai.it al link:
http://www.lavoraconnoi.rai.it/lavoraconnoi/application/initiativeList?initiativeType=all&show=24#ini24


01 luglio 2016

CONTRIBUTI INPGI 2: ANCHE PER LE ATTIVITA' OCCASIONALI



DICHIARAZIONE E CONTRIBUTI
PER LA GESTIONE SEPARATA DELL'INPGI





Si ricorda a tutti gli interessati che il versamento dei contributi alla Gestione Separata Inpgi è dovuto, oltre che dai giornalisti libero professionisti, anche dai pubblicisti che esercitano l'attività giornalistica solo occasionalmente. Possono esserne esentati solo quanti non esercitano alcuna attività giornalistica autonoma, e ne danno apposita comunicazione preventiva all'Inpgi.

Infatti il Ministero del Lavoro, fin dal 5 agosto 1999 con nota n. 82661, ha chiarito che qualunque prestazione di lavoro autonomo dei giornalisti - anche se sporadica e produttiva di modesto reddito - comporta l'obbligo di iscrizione alla Gestione Separata Inpgi e al versamento dei relativi contributi.

Inoltre l’art. 61 del D.Lgs n. 276 del 10/09/2003, nel definire il campo di applicazione del lavoro a progetto e di quello occasionale, ne ha escluso le professioni intellettuali per le quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali. Di conseguenza la definizione di lavoro occasionale (che presso l'Inps porta ad alcune esenzioni dai versamenti contributivi) non trova invece applicazione per i giornalisti, i quali devono essere obbligatoriamente iscritti all’Ordine (elenco professionisti o pubblicisti).

L'obbligo contributivo all'Inpgi 2 è stato recentemente confermato dalla sentenza n. 9633/2016 della Corte di Cassazione. I giudici hanno infatti affermato il principio per cui con l’iscrizione all’Ordine scatta l’obbligo di contribuzione alla Gestione separata Inpgi, alla sola condizione dell’assenza di un vincolo di subordinazione; requisito che basta per qualificare l’attività del professionista come autonoma.

Dunque, oltre al professionista, anche il giornalista pubblicista è obbligato a versare i contributi all'INPGI 2, se svolge attività giornalistica libero-professionale. Anche se questa ha carattere solo sporadico, e a prescindere dall'entità dei compensi percepiti.

Si può essere esentati dalla dichiarazione e dal pagamento dei contributi solo nel caso di sospensione dell’attività professionale autonoma, da comunicare preventivamente all'Inpgi, compilando e consegnando il modulo scaricabile dal link www.inpgi.it/?q=node/473

E' tenuto alla dichiarazione reddituale anche chi – pur non avendo conseguito redditi da attività giornalistica autonoma – nell’anno precedente non aveva chiesto all'Inpgi di essere sospeso dagli adempimenti contributivi.

Si ricorda infine che per i Co.Co.Co. tutti gli adempimenti contributivi sono a carico del datore di lavoro. Quindi i giornalisti che hanno svolto esclusivamente attività da Co.Co.Co. non sono tenuti a presentare la comunicazione dei redditi, né ad ulteriori versamenti contributivi riferiti al Co.Co.Co.