17 luglio 2010

COORDINAMENTO FREELANCE: bilancio della situazione e prossime attivita'

BILANCIO DELLA SITUAZIONE E PROSSIME ATTIVITA'
(allegato: verbale della riunione del 14 giugno 2010)

Cari colleghi,

l'arrivo della stagione delle ferie (per chi le fa...) suggerisce un momento di riflessione sulle prossime attività ed impegni del nostro Coordinamento. Nel corso di quest'ultimo anno, infatti, molteplici sono state le iniziative da noi avviate, alcune coronate da successo e altre no, mentre vari progetti riposano ancora nel cassetto delle buone intenzioni.

Abbiamo elaborato nei mesi scorsi una piattaforma regionale di rivendicazioni dei freelance (che ha riscosso molto interesse anche in altre regioni), abbiamo realizzato due seminari sui contratti per i freelance e per gli uffici stampa, sviluppato dei servizi di commercialista ed assicurativi per infortuni e malattia, eletto tre nostri rappresentanti nella Commissione regionale per il lavoro automomo dell'Assostampa, abbiamo un efficiente spazio su Facebook e un blog ricco anche di contenuti video originali...

Inoltre il nostro Coordinamento è oramai considerato uno dei modelli di riferimento, nell'ambito della FNSI, per la capacità di elaborazione teorica e per capacità organizzativa e di comunicazione. E le nostre attività sono state così apprezzate, che nei giorni scorsi chi vi scrive è stato candidato dai colleghi freelance di altre regioni, e poi eletto all'unanimità, a coordinatore della Commissione nazionale della FNSI per il lavoro autonomo, che sta avviando i suoi lavori.

Eppure, malgrado un simile curriculum di attività e riconoscimenti, il nostro Coordinamento ha subìto una pesante battuta d'arresto con le recenti elezioni dell'Ordine regionale dei Giornalisti, dove i freelance non sono andati a votare e non abbiamo avuto alcun eletto. Inoltre è diffuso un attegiamento "passivo-attendista", per il quale la maggior parte dei colleghi si attende dalle nostre attività un miglioramento della propria condizione lavorativa (e se ne lamentano se ciò non avviene), ma senza collaborare minimamente alle iniziative e agli impegni del Coordinamento.

E spesso anche le riunioni, faticosamente organizzate per dare a tutti la possibilità di conoscersi, parlare e confrontarsi, vengono snobbate dalla maggior parte dei freelance, "perchè impegnati a lavorare" (come se il gruppetto che manda avanti a titolo volontario e del tutto gratuito le attività del Coordinamento campasse di rendita...). E c'è poi chi si lamenta che le riunioni siano convocate fuori dalla sua provincia; salvo il fatto che quando vengono poi organizzate nella sua città non si fa vedere...

Il problema, che cerco di evidenziare a tutti, è questo: abbiamo creato, fra i primi in Italia, un gruppo di lavoro aperto a tutti i freelance e precari (anche non iscritti al sindacato), ci siamo dotati di vari strumenti d'intervento, abbiamo raccolto adesioni e contributi d'impegno in ogni provincia della regione...

Ma la maggior parte dei colleghi continua a restare passiva, ad attendere i "successi" dei pochi che s'impegnano, e dei "benefici" per la propria condizione lavorativa, senza però metterci nulla del proprio per ottenerla.

Come ho sempre sottolineato, né il Coordinamento né il sindacato vanno confusi con un ufficio di collocamento, né come delle strutture super-organizzate e dotate di risorse economiche ed umane poderose, a cui rivolgersi solo quando si hanno dei problemi personali da risolvere.

Le dure ed inaccettabili condizioni di lavoro dei freelance infatti non sono una piaga biblica piovuta dal cielo, o un malanno stagionale che colpisce qualcuno mentre altri ne restano immuni. Sono invece la logica conseguenza di un mercato del lavoro che penalizza sempre più pesantemente chi svolge un lavoro intellettuale, spesso anche offendendone la dignità personale.

Non siamo i soli, noi giornalisti freelance, a subire tali condizioni (basti pensare alle folti schiere di laureati e professionisti sottoimpiegati e ancor meno pagati, e agli eserciti di precari, borsisti e ricercatori del mondo dell'Università...).

Ciò significa che non ci sono (se non incidentalmente) solo dei problemi "individuali" da risolvere, ma un problema drammaticamente "collettivo" di tutti noi freelance: quello di riuscire ad imporre un cambiamento nelle regole del gioco in questo mercato del lavoro.

E, per ottenere dei cambiamenti, bisogna aprire vertenze, fare contrattazioni collettive, imporre nuove norme e contratti per i freelance, e confrontarsi costantemente con gli altri organismi di categoria (sindacato, Ordine, Comitati di redazione..)      

Ma tutto questo, sia chiaro, non potrà mai farlo un "pugno d'eroi" che s'impegna in un'azione militare da "forze speciali", mentre la maggior parte dei freelance resta alla finestra a guardare, sperando di ricavarne prima o poi dei benefici personali...

Scusate le parole dure, ma preferisco essere chiaro: non vi saranno mai risultati, se non assolutamente marginali, se l'intera categoria dei freelance non deciderà di organizzarsi e di mobilitarsi tutta assieme, per far sentire la propria voce ed il proprio peso specifico in tutte le sedi (anche sindacali e di categoria), e per sostenere adeguatamente una vertenza ed una rivendicazione collettiva, che è una necessità primaria per tutti noi.

Avevamo tentato di organizzare alcune riunioni del Coordinamento nel periodo estivo, per tirare le fila della situazione ed organizzarci per le scadenze di settembre, ma il diffuso disinteresse registrato ci ha fatto desistere dal proposito.

L'assemblea aperta organizzata a Trieste il 14 giugno, salvo novità straordinarie, sarà quindi l'ultima fino a settembre.

Per favorire la circolazione delle informazioni, e per fornire alcuni strumenti di riflessione, abbiamo predisposto un verbale sintetico di quella riunione, che alleghiamo alla presente mail, e che invitiamo tutti a leggere.

Per quanto ci riguarda, nel corso dell'estate, quanti sono impegnati attivamente nel Coordinamento continueranno a sviluppare alcuni strumenti di lavoro, di comunicazione e supporto tecnico, mentre parallelamente si stanno sviluppando i collegamenti e gli scambi informativi e d'esperienze con le altre regioni. E a settembre si tireremmo le fila del tutto, per capire come e con chi continuare questo necessario percorso.

Per chi invece ci volesse darci una mano da subito, siamo come sempre disponibili. Basta contattarci a questa mail.

Confido che il caldo di questa estate favorisca anche una riflessione sulle nostre problematiche

Buona estate, e buon lavoro a tutti

Maurizio Bekar
(del Coordinamento freelance, e vicesegretario Assostampa FVG)

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Oltre che nel presente blog, trovate sul gruppo e sulla pagina di Facebook "Giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia", vari altri aggiornamenti sulle attività dei freelance nel Friuli Venezia Giulia e in Italia

documento allegato:
verbale_riunione_coordinamento_freelance_14giugno2010.pdf

2 commenti:

  1. "abbiamo un blog ricco anche di contenuti video originali... "

    grazie, troppo gentile!

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  2. Si riconosce ciò che è giusto (e che finora non è stato adeguatamente valorizzato...). Ciao !

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