19 dicembre 2010

INPGI 2: I MINISTERI BOCCIANO ESENZIONE PER I REDDITI FINO A 3.000 EURO E RESTITUZIONE CONTRIBUTI A 65 ANNI

Inpgi 2: I Ministeri vigilanti "bocciano" 
due delibere approvate dal Comitato amministratore
(esenzione per i redditi fino a 3.000 euro e restituzione dei contributi a 65 anni)



Respinti dai Ministeri del Lavoro e dell'Economia, con un "parere sfavorevole all'approvazione", due provvedimenti approvati dal Comitato amministratore della Gestione separata il 18 marzo scorso.
Le due delibere sottoposte al vaglio riguardavano l'esenzione dall'obbligo di versare i contributi all'Inpgi 2 per i giornalisti liberi professionisti con o senza partita Iva che, nell'esercizio di attività giornalistica autonoma, percepissero  un reddito annuo  inferiore a  3.000 euro e l'ampliamento dei casi in cui attualmente è possibile la restituzione dei contributi una volta compiuti i 65 anni di età.

Nel primo caso i Ministeri hanno ritenuto di non poter dar corso all'approvazione in quanto la Gestione separata costituita  presso l'Inpgi non è assimilabile alla Gestione separata dell'Inps. Mentre per quest'ultima, infatti, è la legge a prevedere l'esonero per i redditi inferiori a 5.000 euro annui, per le Gestioni istituite con il Decreto 103/96 (come quella dell'Inpgi) non è possibile introdurre attraverso una previsione regolamentare fasce di reddito esenti.

Anche circa la possibilità di ampliamento delle ipotesi di restituzione dei contributi al raggiungimento del 65° anno di età i Ministeri vigilanti hanno dato risposta negativa, ribadendo all'Inpgi  quanto già espresso in occasione di analoghe iniziative da parte di altri enti previdenziali privatizzati. La restituzione dei contributi con le modalità proposte nella delibera introdurrebbe, nel regime previdenziale della Gestione separata Inpgi, una prestazione in capitale che non è prevista nell'ambito del sistema di calcolo delle pensioni delineato nella legge 335/95, la quale obbliga invece l'Istituto a corrispondere ai propri iscritti la pensione  maturata, anche se di importo esiguo.

"Le due delibere proposte ai Ministeri dal Comitato amministratore - afferma il Presidente dell'Inpgi Andrea Camporese - intendevano essere un segnale di attenzione alla fascia più debole e meno tutelata della categoria, tenendo conto anche della necessità di coordinare la Gestione separata dell'Inpgi con quella dell'Inps. Non erano state certamente sottovalutate  alcune difficoltà legate all'impianto generale delle norme sul sistema pensionistico  del lavoro non dipendente. Purtroppo  i Ministeri hanno ritenuto che le previsioni di legge vigenti, in base alle quali sono state espresse le motivazioni tecnico-giuridiche negative, non fossero in alcun modo superabili da valutazioni di altro tipo. Il tema resta comunque aperto e, alla luce delle motivazioni addotte, potrà essere affrontato proponendo una riforma di tipo legislativo. L'attenzione nei confronti dell'adeguatezza delle prestazioni e delle coperture di welfare verso gli iscritti alla Gestione separata deve rimanere alta".
(comunicato INPGI, 14 dicembre 2010)




documento allegato:
INPGI esenzione e restituzioni bocciate dicembre2010.pdf



ALTRE INFORMAZIONI: 
uffici INPGI del Friuli Venezia Giulia:
- inpgi@assostampafvg.it
- c/o Assostampa di Trieste
  (Corso Italia 13, tel. 040/370371-370571)


13 dicembre 2010

DIFENDERE LE FASCE DEBOLI: FREELANCE E PRECARI AL CENTRO DELL'AZIONE SINDACALE

Per l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia i temi del precariato giornalistico, del lavoro dei freelance e della difesa delle fasce più deboli della professione dovranno divenire una priorità nell'azione del sindacato e del congresso della Fnsi.

Lo ha stabilito il Consiglio direttivo dell'Assostampa, approvando un documento proposto dal Coordinamento regionale giornalisti precari e freelance, che verrà proposto alle altre delegazioni regionali come documento d'impegno operativo e congressuale comune.

Tra gli obiettivi indicati, la contrattualizzazione da dipendenti del maggior numero possibile di precari, il miglioramento in generale delle condizioni lavorative dei freelance, a cominciare dalle loro retribuzioni, e che la Commissione e l'Assemblea per il lavoro autonomo della Fnsi costituite nei mesi scorsi vengano riempite di contenuti, e sostenute con decisioni e mezzi adeguati per ottenere, in tempi più rapidi possibile, dei risultati.

(segue il testo del documento approvato dal Direttivo dell'Assostampa del Friuli Venezia Giulia)

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La delegazione del Friuli Venezia Giulia ritiene che la questione  del precariato e del lavoro dei freelance debba essere una priorità nell'azione del sindacato e debba esser posta in cima nell'agenda del Congresso.
Ormai la maggioranza di coloro che lavorano nell'informazione sono precari: giornalisti  sfruttati e sottopagati, ma anche elementi essenziali per la cronaca su quotidiani, televisioni e radio, che garantiscono il fondamentale diritto all'informazione.

La situazione dei precari del mondo dell'informazione, già molto difficile negli anni passati, sembra essersi improvvisamente aggravata negli ultimi mesi: la volontà degli editori di ridurre i costi e aumentare i profitti, ha portato la situazione del lavoro precario a un livello ormai insostenibile.

Dopo anni di lavoro senza alcuna tutela, né certezza per il futuro, spesso nell'illusione di un posto fisso in una redazione (che, di questo siamo perfettamente consapevoli, per il 90 per cento dei precari non arriverà mai), i freelance stanno assistendo a una progressiva e rapida riduzione delle collaborazioni e dei compensi, già al di sotto dei limiti minimi del decoro.

È una condizione che non consente di essere autonomi, di costituirsi una famiglia, di essere padroni della propria vita, e che purtroppo porta spesso i giornalisti a svolgere altre attività, a ridurre in tutti i modi le spese, anche a discapito della qualità dei servizi, e a non scrivere di cose "scomode" per non rischiare una querela per i pochi euro con cui verranno retribuiti.

La riduzione delle collaborazioni, e il contemporaneo taglio degli organici delle redazioni, porta di fatto alla riduzione degli spazi per l'informazione giornalistica, e spinge alla pubblicazione senza mediazione dei comunicati stampa che giungono ogni giorno nelle redazioni da istituzioni, politici e privati.
La stessa professionalità della categoria è a rischio: non sono insoliti i casi di collaboratori che, per mettere insieme uno stipendio, lavorano come addetti stampa, e contemporaneamente scrivono articoli sulle attività degli stessi soggetti per cui lavorano.

C'è poi un problema che riguarda direttamente il futuro dell'intera categoria: la crescente precarizzazione del lavoro giornalistico, e il calo sensibile del numero di colleghi regolarmente assunti nelle redazioni, sta già portando ad un calo dei contributi versarti all'Inpgi e degli iscritti alla Casagit, strutture che in in un futuro, nemmeno troppo lontano, non potranno più garantire i servizi attuali agli iscritti.
Per queste ragioni il tema del precariato non riguarda solo i precari, ma tutta la categoria, il mondo dell'informazione, la società tutta.

Siamo consapevoli che si tratta di un problema molto complesso, in cui entrano in gioco interessi, diritti e opinioni contrapposte, resistenze, opportunismi e rendite di posizione, e che la strada per migliorare la situazione non sarà né agevole né breve, ma siamo altrettanto convinti che l'impegno del sindacato per i prossimi anni dovrà essere rivolto soprattutto al precariato.

I primi passi sono già stati fatti: per la prima volta la Federazione Nazionale della Stampa ha dato vita a organismi riconosciuti composti da freelance e precari che si occupano della questione, la Commissione per i lavoro autonomo e l'Assemblea per il lavoro autonomo, e in alcune regioni, come il Friuli Venezia Giulia, sono sorti, con l'appoggio del sindacato, coordinamenti che si occupano di "fare rete" fra i precari e di sottolineare le esigenze e i problemi.

Si tratta però di strumenti che ora vanno riempiti di contenuti, e sostenuti con decisioni e mezzi adeguati, per ottenere, in tempi più rapidi possibile, dei risultati.

L'azione del sindacato va sviluppata su due direttrici: la prima dovrà tendere a garantire l'assorbimento con contratti a tempo indeterminato, o perlomeno con rapporto di dipendente e relative tutele, per il maggior numero possibile di colleghi precari.

Si tratta però di un'eventualità che riguarderà una minoranza dei precari del Paese, ed è quindi necessaria un'azione forte per fissare una serie di regole che garantiscano condizioni i di lavoro minime per coloro che, più o meno spontaneamente, hanno scelto di lavorare come freelance.

Riteniamo fondamentale giungere, (anche con un intervento legislativo?), alla definizione di retribuzioni minime decorose, con criteri coerenti, chiari e uniformi, e di garanzie per il lavoro svolto, ma anche a un maggior rigore nel rispetto dei principi base della deontologia professionale.

E' poi fondamentale poi ribadire il concetto, ormai ignorato dagli editori e più in generale da tutti i datori di lavoro in Italia, ma assolutamente condiviso in altri paesi europei, che il lavoro precario, proprio perché privo di garanzie, deve costare di più rispetto a quello dipendente.

Attualmente invece questo concetto è stato ribaltato: i precari, sia se si guarda al tempo impiegato, sia al lavoro svolto, sono pagati molto meno rispetto ai colleghi assunti.

Una situazione che favorisce il ricorso al lavoro precario da parte degli editori che, oltre ad avere lavoratori a basso costo, sono anche liberi di utilizzare questi colleghi come meglio credono.

È necessaria poi un'azione per favorire un cambiamento culturale da parte di tutti i giornalisti, a cominciare da quelli dipendenti e tutelati da un contratto di lavoro (che spesso sono anche direttori e caporedattori di giornali): tutti i colleghi devono rendersi conto che il mondo è cambiato, che il precariato e l'abusivismo non sono più una più o meno breve esperienza in attesa di un'assunzione, una sorta periodo di prova in attesa di un lavoro stabile, ma un'inaccettabile ed insostenibile condizione lavorativa permanente.

Il Sindacato deve dimostrare di avere consapevolezza della situazione, essere vicino a questi colleghi: solo in questo modo potrà essere percepito anche dai freelance come "il sindacato dei giornalisti", e non come il sindacato dei giornalisti assunti e garantiti, superando la convinzione, purtroppo ancora diffusa fra molti colleghi, che esistano due categorie: gli assunti, e … …gli altri



documento allegato:
com_precari_congresso_FNSI_10dicembre2010.pdf



Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

Informazioni e contatti:
- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
  tel. 040/370371-370571; fax 040/370378

26 novembre 2010

4 - 5 DICEMBRE 2010: ELEZIONE DELEGATI AL CONGRESSO FNSI: i candidati del Coordinamento Precari e Freelance

INVITO AL VOTO

4 – 5  DICEMBRE 2010:
ELEZIONE DELEGATI AL CONGRESSO FNSI


I CANDIDATI DEL COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE DEL FVG: 

MAURIZIO BEKAR, POLJANKA DOLHAR, 

ALESSANDRO MARTEGANI

Non dare nulla per scontato: partecipa anche tu alle elezioni dei delegati !

Cari colleghi,

il 4 e 5 dicembre 2010 si svolgeranno in tutta la regione le elezioni per designare gli 11 delegati (8 professionali e 3 pubblicisti) al XXVI Congresso della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi), in programma a Bergamo dall’11 al 14 gennaio 2011.

Si tratta di un congresso che per molti colleghi, noi compresi, potrebbe essere decisivo per il futuro del sindacato, e in particolare per la direzione che la Fnsi assumerà nei confronti del lavoro precario e dei lavoratori precari e freelance.

Non è questa la sede per ricordare nuovamente le condizioni inaccettabili in cui sono costretti a lavorare migliaia di colleghi, l’atteggiamento di assoluta chiusura da parte degli editori, e la difficoltà di dialogo che purtroppo si registrano anche fra freelance e colleghi inquadrati nelle redazioni; ma di certo il congresso di Bergamo potrebbe essere (o peggio, non essere) un punto di svolta su quello che ormai è diventato “il" problema della categoria, un problema che non può più essere né ignorato né rimandato.

Proprio per questa ragione nel Consiglio direttivo dell’Assostampa del FVG è stata approvata la proposta che la delegazione del FVG al congresso nazionale abbia come primo e principale punto della propria proposta il lavoro precario e il miglioramento delle condizioni dei freelance.

Riteniamo quindi fondamentale per il futuro della categoria una Vostra partecipazione all’elezione dei delegati al congresso.

L'Assostampa del Friuli Venezia Giulia ha presentato per il congresso una lista unitaria di candidati, che rappresentano varie realtà giornalistiche e territoriali.

Nella lista dei candidati professionali, accanto ad altri colleghi espressione delle principali testate della regione, sono presenti i tre membri da più tempo attivi nel Coordinamento precari e freelance, che in questi anni ha rappresentato un punto di riferimento per i precari e i freelance della regione, ma anche per altre associazioni regionali e per la stessa FNSI, sul problema dei giornalisti “non garantiti”: i candidati sono Maurizio Bekar, Poljanka Dolhar (che è stata anche indicata dal Direttivo dell’Assostampa come capo delegazione) e Alessandro Martegani.

Ed anche nella lista dei collaboratori sono stati candidati dei colleghi che lavorano nelle condizioni che come Coordinamento precari e freelance da tempo andiamo denunciando.

Si tratta di una presenza che testimonia l'impegno dell'Assostampa del FVG sul tema del precariato giornalistico e dei freelance, dando rilievo anche in termini di candidature di freelance e precari al congresso nazionale (cosa che sta avvenendo anche in alcune altre realtà, come il vicino Veneto; ma va anche detto con franchezza che tale tendenza non si registra automaticamente in tutte le altre regioni e liste di candidati).
Pertanto vi chiediamo di sostenere questa scelta dell’Assostampa del FVG, partecipando al voto del 4 e 5 dicembre, votando la lista unitaria ed esprimendo anche una preferenza per i 3 candidati professionali espressione del nostro Coordinamento precari e freelance (Maurizio Bekar, Poljanka Dolhar, Alessandro Martegani), dando così un’indicazione chiara, e più forte possibile, al mandato che la delegazione dovrà svolgere nel corso dei lavori congressuali, a tutela del lavoro e dei diritti troppo spesso dimenticati di freelance e precari.

Per votare bisogna naturalmente essere iscritti al Sindacato, e da almeno 181 giorni (quindi almeno dal 6 giugno 2010); e se eravate già iscritti ma non avete ancora rinnovato la quota del 2010, potrebbe essere una buona occasione per decidere di rinnovare l’iscrizione e votare…

Non date nulla per scontato, e non pensate che “tanto è tutto è già deciso”: è importante invece andare a votare, per esprimere col voto e con le preferenze la propria voce e le proprie volontà.

Il congresso nazionale è un’opportunità per cercare di cambiare le cose per noi freelance e precari: cerchiamo di non sprecarla !

Un abbraccio


Maurizio Bekar
Poljanka Dolhar
Alessandro Martegani
(del Coordinamento precari e freelance del Friuli Venezia Giulia)


documento allegato:
candidati_congresso_FNSI_dicembre2010.pdf



Qualche informazione:

Le operazioni di voto si svolgano sabato 4 dicembre: dalle 11 alle 17 a Trieste, nella sede dell'Assostampa in Corso Italia 13; a Gorizia negli uffici Urp Multiutente di via Garibaldi 7; a Pordenone nella sede della ProPordenone in viale Cossetti 20/a; a Udine nella sede dell'Assostampa (presso Società Filologica Friulana) in via Manin 18.

Si vota anche domenica 5 dicembre, sempre dalle 11 alle 17, solo nel seggio centrale di Trieste
Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

16 novembre 2010

SCIOPERO DELLA FAME CONTRO IL PRECARIATO: SOLIDARIETA' A PAOLA CARUSO


Paola CarusoPaola Caruso, giornalista professionista precaria quarantenne, da sette anni collaboratrice milanese del Corriere della Sera, è da sabato 13 novembre in sciopero della fame per protestare contro la condizione di “precaria a vita” (come lei stessa si definisce) presso il suo giornale.

I Coordinamenti dei giornalisti precari e freelance di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,  Veneto e Campania esprimono la loro solidarietà umana e professionale alla collega Paola Caruso, che ha adottato una forma estrema e drammatica di protesta per denunciare l’insostenibilità di un precariato protratto, che pesa non solo sulla sua vita, ma anche su quella di moltissimi altri colleghi in tutta Italia. Va infatti sottolineato che, secondo i dati ufficiali dell’INPGI, la metà dei giornalisti freelance italiani, quasi tutti pesantemente sottopagati, guadagna in media solo 7 mila euro l'anno.

I fatti: dopo 7 anni di collaborazioni, e dal 2007 in co.co.co. annuale con il Corsera, Paola Caruso, dopo le molte lodi ricevute, si aspettava da tempo un contratto migliore: se non un assunzione, almeno un art. 2, cioè una collaborazione fissa. Ma quando si è liberato un posto in redazione è stato stipulato un contratto con un nuovo collaboratore, appena uscito da una scuola di giornalismo, senza proporre alcun avanzamento professionale ai precari già da tempo attivi con la redazione.

Vedendo in questo modo sfumare tutte le aspettative e speranze di una qualche stabilizzazione, scavalcata da un collega ad inizio carriera (e con l’ulteriore smacco che questi svolgerebbe lavoro di desk in redazione, “passando” le notizie ed articoli scritti da lei stessa e da altri precari di lunga data), Paola Caruso ha avviato sabato 13 novembre uno sciopero della fame (ed inizialmente anche della sete, fortunatamente sospeso dopo due giorni), per denunciare uno stato di cose professionalmente pesante, umanamente avvilente, ed apparentemente senza prospettive.  

Senza entrare ulteriormente negli aspetti tecnici della vicenda (sui quali il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, offre un’interpretazione parzialmente diversa, sostenendo che «la sua protesta non ha alcun fondamento», pregando altresì «la collega Caruso di smettere lo sciopero della fame e di ritrovare serenità e misura»), come Coordinamenti dei giornalisti precari di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,  Veneto e Campania chiediamo che la vicenda di Paola Caruso, come peraltro lei stessa auspica, diventi una battaglia nazionale, simbolo delle gravi condizioni di lavoro e di vita in cui versano moltissimi giornalisti precari e freelance di tutta Italia.

Infatti, malgrado gli importanti e spesso determinanti contributi che i freelance e precari portano al circuito dell’informazione italiana, questi sono costretti a vivere nella costante incertezza lavorativa, quasi sempre vergognosamente sottopagati, e con il timore di protestare e di far valere anche i propri diritti, per il rischio di perdere le proprie collaborazioni, e di non avere più di che campare.

E’ questa una condizione umanamente e professionalmente inaccettabile, sulla quale chiediamo nette prese di posizione ed iniziative coerenti da parte di tutta la categoria, vedendo uniti con convinzione in questa battaglia di civiltà e rispetto dei diritti tutti i giornalisti, contrattualizzati e non.

In queste ore della vicenda della collega si sta interessando sia il Comitato di redazione del Corriere, che l’Associazione Stampa Lombarda che la stessa FNSI, anche tramite la Commissione nazionale per il lavoro autonomo, e non abbiamo motivi di dubitare che tutto ciò dovrà portare a una verifica e a un chiarimento di questa drammatica vicenda, alla quale dovrà però fare seguito una decisa battaglia di tutti sul fronte del precariato giornalistico e del lavoro autonomo.

Alla collega Paola Caruso, di cui comprendiamo appieno lo stato di avvilimento ed esasperazione, esprimiamo tutta la nostra convinta solidarietà ed impegno alla mobilitazione sulla sua battaglia, che è anche la nostra. E la preghiamo di non procedere ulteriormente in una forma di protesta, che corre il rischio di portarle gravi conseguenze sul piano fisico e personale.

La collega Caruso sta intanto documentando ora dopo ora l’evoluzione della sua situazione e del suo stato di salute sul suo blog http://paolacars.tumblr.com

F.to
Coordinamento Giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia
Free Ccp  - Coordinamento giornalisti precari e freelance dell'Emilia-Romagna
Re:fusi – Coordinamento giornalisti freelance del Veneto
Coordinamento giornalisti precari Campania

PAGAMENTI RATEIZZABILI PER I DEBITI CON L'INPGI 2


Di seguito e in allegato il comunicato dell'INPGI del 9 novembre, che ha approvato la novità del pagamento rateale dei debiti nei confronti della Gestione separata (INPGI2) per contributi pregressi non versati.

Per ulteriori informazioni, rivolgetevi agli uffici INPGI del Friuli Venezia Giulia:
 
- via mail, all'indirizzo: inpgi@assostampafvg.it
- o presso l'Assostampa di Trieste (Corso Italia 13, tel. 040/370371-370571)
- o al fiduciario regionale INPGI, Roberto Carella

Documento scaricabile:
 com_rateazioni_debiti_INPGI2_novembre2010.pdf

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(Roma, 9 novembre 2010)

Riordinata la disciplina delle rateazioni dei debiti pregressi
Rimborsabili in 60 rate i debiti con la Gestione Separata


Approvata oggi dal Comitato amministratore della Gestione separata una delibera che disciplina il pagamento rateale dei debiti maturati nei confronti della Gestione separata per contributi pregressi non versati. A domanda dell'interessato il debito potrà essere  dilazionato fino ad un massimo di 60 rate mensili (5 anni) al tasso del 4,5% su base annua. L'importo minimo della rata mensile non potrà essere inferiore a 100 euro e la domanda dell'interessato dovrà essere presentata prima dell'inizio della procedura esecutiva, ossia prima dell'emissione della cartella esattoriale.

In caso di mancato pagamento della prima rata o, successivamente, di due rate anche non consecutive, l'iscritto decade automaticamente dal beneficio della rateazione e l'intero importo ancora dovuto - previa rideterminazione delle somme aggiuntive - è immediatamente ed automaticamente riscuotibile in unica soluzione, mediante iscrizione a ruolo.

La possibilità di pagamento rateale in 60 rate riguarda soltanto i debiti relativi a contribuzioni non versate degli anni precedenti, mentre rimangono ferme le scadenze previste dal Regolamento per il versamento dei contributi correnti: i contributi minimi in acconto entro il 30 settembre e il saldo entro il 30 ottobre, se versato in una unica soluzione, oppure in tre rate con scadenza rispettivamente a fine ottobre, fine novembre e fine dicembre.

"La disciplina delle rateazioni in vigore finora - afferma il Presidente Andrea Camporese - era frutto di una serie di delibere approvate nel tempo che nell'applicazione pratica davano luogo a incongruenze e difficoltà, non solo per gli Uffici, ma anche per i colleghi che erano costretti a restituire debiti anche consistenti in un numero molto basso di rate e a un tasso più alto di quello approvato oggi. Alla base della decisione quindi c'è il duplice intento di garantire una maggiore funzionalità degli Uffici e di favorire i colleghi che vogliono mettersi in regola con il loro Istituto di Previdenza".


25 ottobre 2010

QUESTIONARIO per Commissione lavoro autonomo Fnsi: per favore compilatelo e inviatecelo

Car* collegh*,

vi inviamo in allegato un questionario, elaborato dalla Commissione nazionale Lavoro Autonomo della Fnsi, per avviare un monitoraggio-censimento, tramite il quale conoscere i numeri e la situazione dei collaboratori, lavoratori autonomi e freelance su scala nazionale.

Si tratta della prima ricerca a tutto campo di questo tipo, e pertanto è importante avere la collaborazione dei colleghi freelance. Il questionario è in forma anonima e ci vogliono pochi minuti per compilarlo. E potrà servire come base per future mobilitazioni nazionali.

Vi chiediamo, pertanto, di compilare il questionario allegato (preferibilmente nel formato Excel, o in subordine nel formato Word), e di restituircelo entro e non oltre l’8 novembre al nostro indirizzo e-mail: precari.freelance(at)assostampafvg.it

L'elaborazione dei dati avverrà direttamente a livello nazionale, in forma anonima e con il rispetto della privacy dei dati segnalati.

Comunque se qualcuno preferisse non restituircelo via mail, può anche stamparlo e compilarlo in forma cartacea ed anonima, inviandolo a: Assostampa Friuli Venezia Giulia, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste comunque sempre entro la scadenza massima dell'8 novembre.

Vi ringraziamo per la collaborazione

Maurizio Bekar
p. la Commissione lavoro autonomo FNSI

UFFICIO STAMPA: WWW.BEKAR.NET
Maurizio Bekar, via Pauliana 10, 34134 Trieste - ITALIA
tel. 040/421591 - fax 02/700.406.766 - cell. 340/60.23.063
e-mail: info.bekar.ne(at)gmail.com - website: http://www.bekar.net/

COORDINAMENTO GIORNALISTI PRECARI E FREELANCE
dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia
e-mail: precari.freelance(at)assostampafvg.it  web: www.assostampafvg.it
Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

documenti allegati:
questionario_Excel_FNSI.xls
questionario_Word_FNSI.doc

18 ottobre 2010

FREELANCE - FNSI: prossimi impegni per il lavoro autonomo

 

Cari colleghi,

quali sono i prossimi impegni di lavoro del sindacato per i giornalisti freelance?

Vi invio di seguito il comunicato emesso nei giorni scorsi dalla neocostituita Commissione lavoro autonomo della FNSI, ove è riassunta la scaletta di impegni assunti, e ora in via di concretizzazione.
Vi ricordo che la Commissione è stata eletta nei mesi scorsi su base regionale (1 rappresentante per ogni regione, 2 per Lazio e Lombardia) dai colleghi freelance iscritti al sindacato, e quindi anche il Friuli Venezia Giulia vi è presente con un suo rappresentante, che ne è stato anche eletto Coordinatore nazionale.

Da quelli che più colleghi hanno reputato essere finora solo teorie e parole sulla tutela del lavoro autonomo e precario, passiamo ai fatti: vi rimando al testo del comunicato per le informazioni su quanto c'è in cantiere.

Vi anticipo inoltre che a breve verrà avviato un primo censimento-indagine sulle condizioni di lavoro dei freelance, che servirà all'FNSI per un'iniziativa di mobilitazione e denuncia a livello nazionale.
Riceverete pertanto nei prossimi giorni un'email con un questionario (anonimo) che vi preghiamo di compilare e restituirci, tramite il quale si cercano di raccogliere in maniera a livello nazionale alcuni dati coordinati, necessari per avviare la campagna, e la vertenza con gli editori.
Seguirà poi nel 2011 un'iniziativa analoga, ma più articolata, nell'intento di avviare un monitoraggio costante da parte della FNSI e di tutte le Assostampa delle condizioni di lavoro dei freelance in Italia.

Vi prego pertanto di collaborare a questo impegno, compilando e restituendoci sollcitamente i questionari che vi invieremo.

Grazie, e buon lavoro

Maurizio Bekar

 

COMUNICATO DELLA COMMISSIONE
LAVORO AUTONOMO DELLA FNSI

Un rapporto-denuncia sulle condizioni dei freelance nelle diverse testate, da realizzare entro la fine dell'anno. Un questionario da indirizzare ai giornalisti lavoratori autonomi, anche attraverso le Associazioni regionali e i Comitati di redazione, per arrivare nel tempo alla creazione di un data base completo e sempre aggiornato. E, da subito, un aggiornamento della sezione del Lavoro autonomo nel sito della Fnsi, con la possibilità di accedere a informazioni, normativa, documenti e notizie dedicati.

Sono alcuni dei progetti avviati dalla Commissione Lavoro autonomo della Federazione nazionale della stampa, presieduta dal Vicesegretario nazionale Daniela Stigliano e coordinata da Maurizio Bekar (rappresentante del Friuli Venezia Giulia), che si è riunita a Roma il 30 settembre e il primo ottobre. La Commissione ha alternato il dibattito in seduta plenaria all'elaborazione e allo studio di argomenti specifici all'interno dei cinque gruppi di lavoro in cui è articolata: Comunicazione, Contrattazione, Monitoraggio, Rapporti con gli altri Enti di categoria, Strumenti di assistenza.

Il rapporto-denuncia sulle condizioni dei freelance sarà in particolare la base su cui la Segreteria della Fnsi costruirà la verifica già chiesta alla Fieg sull'applicazione dell'Accordo sul Lavoro autonomo contenuto nel Contratto nazionale e scarsamente rispettato dagli editori. E potrà sostenere con forza la richiesta, avanzata più volte e in differenti sedi al Governo italiano e alle autorità europee, della previsione di un compenso minimo garantito per ridare dignità al lavoro autonomo giornalistico.

Tra gli obiettivi che i rappresentanti dei freelance si sono posti per i prossimi mesi c'è anche un più stretto rapporto e confronto con gli altri Enti di categoria, dall'Ordine, all'Inpgi e alla Casagit, per ipotizzare forme di collaborazione, studiare strade di accesso nuove alla professione e migliorare il welfare destinato al lavoratori autonomi. Un grosso impegno sarà destinato all'elaborazione di proposte per l'avvio di una contrattazione con i rappresentanti degli Editori e di una stagione di sensibilizzazione delle Istituzioni, dal Governo alle Regioni e alle Province.

Insieme con il Dipartimento Formazione della Fnsi, verranno inoltre varati progetti di corsi e seminari, anche sulla multimedialità, organizzati a livello locale. E saranno studiati e contrattati convenzioni e servizi mirati per i freelance.

La Commissione Lavoro autonomo della Fnsi ha infine sottolineato come sia doveroso e indispensabile tutelare i collaboratori delle testate coinvolte in crisi aziendali, che pagano spesso il prezzo più alto delle ristrutturazioni e sono inoltre privi di ammortizzatori sociali. In particolare, in caso di chiusura delle attività o di singole sedi, il Sindacato dovrà impegnarsi per attivare tutti gli strumenti utili a garantire e tutelare i diritti e la dignità anche dei colleghi freelance.

 

Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia
Informazioni e contatti:

- precari.freelance@assostampafvg.it - www.assostampafvg.it
- Facebook: Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

- Assostampa FVG, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste
  tel. 040/370371-370571; fax 040/370378
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29 settembre 2010

SELEZIONI RAI: AVVISO URGENTE PER I COLLEGHI !

SBLOCCATO IL FORM  PER ISCRIVERSI ALLE SELEZIONI  RAI !

Come già saprete, nei giorni scorsi un collega di Roma ha presentato un ricorso contro il bando per giornalisti alla TGR RAI, contestando l'esclusione dalla selezione dei colleghi del Lazio. Il TAR del Lazio, seppure con un provvedimento provvisorio, ha accolto il ricorso.

In seguito a tale accoglimento del ricorso, la Rai ha cambiato i blocchi del Form On line predisposto sul sito ( www.lavoraconnoi.rai.it/lavoraconnoi/application/homepage): fino qualche giorno fa il sistema respingeva direttamente le domande dei colleghi che non avevano i requisiti richiesti  (ivi compresa l'età massima). Ora invece, pur ricordando che il candidato non ha i requisiti richiesti, la domanda viene trasmessa e viene fornito il “Codice identificativo di conferma”.

A livello pratico non è cambiato nulla: i paletti della selezione di età e laurea sono rimasti, ma per chi fosse interessato (visto che non costa nulla) il consiglio è di iscriversi comunque alla selezione, inserendo i propri dati, e ciò nel caso che eventuali altri ricorsi o cambiamenti consentano l’accesso alla selezione anche ai colleghi che hanno un’età superiore a quella richiesta, o che sono residenti in Lazio.

La presentazione della domanda è poi necessaria nel caso si voglia presentare un ricorso contro le restrizioni (età, residenza, etc.) previste attualmente nel bando.

PER ISCRIVERSI C'E' TEMPO FINO A DOMANI (30 SETTEMBRE) !!!!


Di seguito pubblichiamo il comunicato dell'Assostampa di qualche giorno fa, nel quale si annnunciava l'accoglimento del ricorso del collega di Roma.

Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia

COMUNICATO STAMPA

La Rai deve accettare, seppur con riserva e almeno fino al 7 ottobre, la domanda di partecipazione al bando di selezione per giornalisti anche di un giovane residente nel Lazio.

È questo l'effetto della decisione del presidente della III sezione ter del tribunale amministrativo, Italo Riggio, che ha accolto provvisoriamente la richiesta di un giovane giornalista professionista romano, impossibilitato a inoltrare la domanda di partecipazione alla selezione, per via telematica, in quanto la modulistica informatica predisposta dall'azienda televisiva non consente la spedizione del documento nel caso in cui il concorrente non ha la residenza nella regione in cui dovrà svolgere l'attività lavorativa (nel bando, tra le regioni, non è contemplato il Lazio).

Già fissata al 7 ottobre l'udienza di discussione del ricorso davanti al Tar in composizione collegiale. Il presidente della III sezione ter, nell'accogliere la richiesta del ricorrente, ha ritenuto di disporre «in via provvisoria - si legge nel decreto - l'ammissione con riserva del ricorrente alla procedura selettiva in questione, con obbligo per l'amministrazione di rimuovere il blocco informatico che impedisce l'invio della domanda di partecipazione ovvero di ritenere utilmente prodotta la domanda già presentata dall'interessato in versione cartacea, mediante utilizzo del "form on-line" predisposto dalla stessa Rai.

Questa decisione potrebbe dare spazio a una serie di ulteriori ricorsi di giornalisti che non potrebbero partecipare al concorso in quanto residenti nel Lazio; anche qualora manifestassero la disponibilità allo spostamento in altre regioni.

21 settembre 2010

SELEZIONI TGR RAI: INSODDISFAZIONE DEL COORDINAMENTO PRECARI FVG

SELEZIONI TGR RAI PER GIORNALISTI:


INSODDISFAZIONE DEL COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA:


UN PICCOLO PASSO IN AVANTI, MA SELEZIONE DISCRIMINATORIA E CONTRARIA ALLE NORMATIVE




Un piccolo passo in avanti, ma totalmente insufficiente, e fra l'altro anche contrario alle normative.

Il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia conferma la propria totale insoddisfazione per i criteri della selezione di giornalisti annunciata dalla Rai dopo un accordo raggiunto con l’Usigrai lo scorso luglio.

La selezione, necessaria per coprire carenze di organico che mettono a rischio la stessa sopravvivenza di molti programmi d’informazione nelle sedi regionali della Rai, è stata riservata ai colleghi, iscritti all’elenco dei professionisti, in possesso di una laurea specialistica, di vecchio ordinamento o di un diploma di una scuola di giornalismo, e con un’età non superiore ai 36 anni al luglio scorso.

Come se non bastasse, per partecipare, è necessario essere residenti nella regione della redazione in cui si presenta la domanda, e, non essendo prevista una selezione in Lazio, sono dunque stati esclusi tutti i colleghi che risiedono in una delle aree con la maggior concentrazione di giornalisti.

Si tratta di parametri strettissimi, che hanno permesso solo a pochi candidati di completare e inviare il form on line predisposto sul sito della Rai, ed escluso molti colleghi a prescindere dalla professionalità o dalla capacità.

È necessario sottolineare che la selezione non assicura un posto di lavoro: i selezionati non avranno alcun contratto garantito, ma, dopo varie prove, saranno semplicemente inseriti una lista, da cui le redazioni potranno attingere per le sostituzioni con contratti a tempo determinato. Nonostante questo sono stati esclusi tutti i non laureati al di sopra del 36 anni !

Si tratta comunque di un passo in avanti rispetto ai precedenti parametri di selezione (30 anni e laurea con 110), e va detto che, in assenza di un accordo, si riaprirebbe la porta ad un sistema di chiamate discrezionali da parte della direzione, con logiche ancor più inique. Ma a nostro parere questa non è una giustificazione sufficiente.

Quelle previste dall’accordo sono condizioni che riteniamo assolutamente ingiustificate, incomprensibili (segnalate anche da un articolo molto critico di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del 20 settembre), ma risultano anche contrarie a precise norme di legge.

I legali contattati dall’Associazione Stampa Romana, e anche dal Coordinamento precari e freelance del Friuli Venezia Giulia, hanno confermato che il limite dell’età è discriminatorio, e contrario alle normative europee regolarmente applicate anche in Italia. Lo stesso può dirsi per il limite legato alla residenza dei candidati.

Qui non si tratta solo di un disaccordo, manifestato in tutta Italia da moltissimi colleghi che si sono sentiti ingiustamente esclusi, ma anche di una violazione delle normative sulle selezioni di personale per le aziende pubbliche e private: quel testo pone limiti che sono illegittimi!

Tutto questo poi, accade proprio in una selezione della Rai, un’azienda a capitale pubblico, finanziata in gran parte dalle risorse dei cittadini, che dovrebbe avere una maggiore attenzione al rispetto dell’equità, e soprattutto delle normative.

Anche la richiesta della Laurea, accanto all’iscrizione all’elenco professionisti, ci lascia sinceramente perplessi: nessuno si sogna di sottovalutare l’importanza della preparazione accademica, ma non si capisce perché, se l’Ordine dei giornalisti ritiene si possa fare il giornalista professionista senza la laurea, la stessa cosa non valga per accedere ad una selezione della Rai.

Come ha evidenziato Gian Antonio Stella nel suo articolo, questo principio “consentirebbe di assumere ingegneri nucleari, veterinari, agronomi e architetti paesaggisti, ma taglierebbe fuori fuoriclasse quali Giorgio Bocca, Enzo Biagi o Oriana Fallaci (…), o un professionista coi fiocchi e libero quale Enrico Mentana.”

Viste le violazioni di legge sono naturalmente possibili ricorsi all’autorità giudiziaria da parte di chi sentisse lesi i propri diritti: l'Associazione Stampa Romana si sta già movendo in questo senso, e l’Assostampa e il Coordinamento del Friuli Venezia Giulia sono disponibili a fornire ogni informazione ed orientamento ai colleghi che decidessero di intraprendere questa strada.

A nostro avviso però, è soprattutto necessaria un’azione immediata e decisa da parte della FNSI, per evidenziare a livello nazionale i punti critici del testo, ottenere una correzione e una linea di condotta per il futuro, e per consentire ai colleghi precari e freelance di accedere alla selezione, e alla Rai di disporre di un maggior numero di professionalità.

È nostra intenzione portare la questione all’attenzione degli altri Coordinamenti di precari e freelance esistenti in Italia, e alla Commissione Nazionale sul Lavoro Autonomo dell’FNSI, per giungere ad una posizione unitaria e nazionale dei precari e dei freelance su questa vicenda.



Il Coordinamento Giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia

documento allegato:
com_selezioni_RAI_TGR_agosto2010.pdf

08 settembre 2010

INVITI PER GIOVANI GIORNALISTI AL BERLIN INTERNATIONAL FILM FESTIVAL & BERLINALE TALENT CAMPUS

Berlinale   Berlinale Talent Campus

E' aperta una selezione per giovani giornalisti e giovani critici cinematografici, da invitare al 61° Festival Internazionale del Cinema di Berlino e al Berlinale Talent Campus, in programma dal 10 al 20 febbraio 2011.

Sono previste ospitalità e parziale copertura spese viaggio.

Scadenza presentazione domande: 6 ottobre 2010

Ulteriori informazioni sulla newsletter riprodotta di seguito e sui siti http://www.blogger.com/www.berlinale-talentcampus.de e http://www.fipresci.org/

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Berlinale Talent Campus #9 — The Talent Press
Call for Applications
Deadline: October 6, 2010
Berlinale Talent Campus, Goethe-Institut and FIPRESCI invite young film critics to Berlin

Dear Friends of Film,

We'd like to invite you and/or your colleagues to apply for The Talent Press, a project of the Berlinale Talent Campus, Goethe-Institut, and FIPRESCI (the International Federation of Film Critics). Young film critics and film journalists will be invited to Berlin to report on the films at the 61st Berlin International Film Festival (February 10–20, 2011) and on the events of the Berlinale Talent Campus (February 12–17, 2011).
The call for applications for the Talent Press is now open. Please read the following application regulations carefully (they can also be found online at www.berlinale-talentcampus.de and http://www.fipresci.org/)

ELIGIBLE ARE

Young film critics or journalists
— Fluent in English (in writing and speaking);
— Eager to report on films screened at the Berlin International Film Festival and on events held during the Berlinale Talent Campus 2011;
— Having published articles in newspapers, film magazines, on websites or at universities.

WHAT WE EXPECT FROM YOU

— To be willing to cover a broad range of journalistic work: you will write interviews, reviews, reports, articles and features on the Berlinale Talent Campus and the Berlin International Film Festival
— To attend daily editorial meetings with a personal mentor (see below)

The work you write may be published on www.berlinale-talentcampus.de and www.fipresci.org. Participants will grant unlimited use and exploitation rights in and to all articles and reviews done in the framework of the Berlinale Talent Campus and the Berlin International Film Festival.

WHAT WE WILL OFFER YOU

— The once-in-a-lifetime opportunity to meet and to be with 350 young talented filmmakers from all over the world and to experience the day-to-day buzz of a prestigious A-Festival.
— You will be guided through the Berlin International Film Festival by Peter Cowie (former International Publishing Director of "Variety" and author of many books on film), Oliver Baumgarten (former Chief Editor "Schnitt") and other renowned film critics. Rubaica Jaliwala is your contact person from the Berlinale Talent Campus team.
— Every day, you have the opportunity to write a critique about a film from the festival program or short reviews of an event at the Campus program, and will discuss and review it with your fellow participants and film critics.
— Free accommodation in youth hostels in Berlin from February 10–17, 2011.
— A share of the travel expenses depending on your country of origin.

YOUR ONLINE APPLICATION SHOULD INCLUDE

— Curriculum vitae and personal data (address, email etc.)
— Up to three (3) original copies of articles that you have published in the last two years (if these articles are not in English you should supply us with a decent translation as a proof of your English writing skills for each article).

HOW TO PROCEED COMPLETING AN ONLINE APPLICATION

You can only apply on the Berlinale Talent Campus website: www.berlinale-talentcampus.de
(All the relevant information and the application form can be found by clicking on APPLY NOW on the homepage of the Berlinale Talent Campus site.)
— Get an application number on the website;
— Log in and fill out the complete online application form;
— Please ensure that you have filled out the online application completely. If you are unable to upload your articles you can send them by regular mail;
— Your work must be at the Berlinale Talent Campus offices by October 6, 2010;

Please make sure your name and application number are clearly displayed on the articles you send.

If you have any queries please contact info@berlinale-talentcampus.de

The application deadline is October 6, 2010. Successful candidates will be notified by the end of December.

Kind regards,

The Berlinale Talent Campus team
Internationale Filmfestspiele Berlin
Potsdamer Strasse 5
D-10785 Berlin
T +49 (30) 259 20 515
F +49 (30) 259 20 519
http://www.blogger.com/info@berlinale-talentcampus.de
http://www.berlinale-talentcampus.de/

The Berlinale Talent Campus is an initiative of the Berlin International Film Festival.

The Talent Press is organised in co-operation with FIPRESCI, Goethe Institute and Goethe Forum.

FIPRESCI – International Federation of Film Critics
Schleissheimer Str. 83, D-80797 Munich, Germany
T +49 (89) 18 23 03, F +49 (89) 18 47 66
info@fipresci.org, www.fipresci.org

06 settembre 2010

TGR RAI: SELEZIONI PER GIORNALISTI PROFESSIONISTI, FINO AL 30 SETTEMBRE

Segnaliamo ai colleghi che la RAI ha aperto una selezione per giornalisti professionisti, per le proprie produzioni stagionali, che riguarda le sedi regionali della TGR, con l'esclusione del Lazio. La selezione è frutto di un accordo fra Rai e Usigrai.

Il bando con tutti i particolari è pubblicato sul sito web della RAI http://www.lavoraconnoi.rai.it/ Presentazione domande entro il 30 settembre (solo on line, tramite l’apposito form presente nel sito).

Possono candidarsi alla selezione, per la redazione coincidente con la propria regione o provincia autonoma di residenza, i professionisti in possesso, tra gli altri, dei seguenti requisiti:

a) Data di nascita non anteriore al 01/07/1974.

b) Laurea “vecchio ordinamento”; o laurea specialistica, o laurea magistrale “nuovo ordinamento”; o diploma rilasciato dalle Scuole di Giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti purché acquisito dopo il conseguimento della laurea breve o triennale.

c) Iscrizione all’Albo dei Giornalisti, Elenco dei Professionisti.

d) Residenza nell’ambito della regione o provincia autonoma tra quelle interessate al bando

E’ richiesta inoltre una buona conoscenza dell’inglese e, per la redazione di Aosta, fluente conoscenza anche del francese

Si invita a consultare il sito www.lavoraconnoi.rai.it per ulteriori informazioni

Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

08 agosto 2010

TGR RAI: SELEZIONI PER GIORNALISTI DALL'1 AL 30 SETTEMBRE

Secondo informazioni di fonte sindacale, segnaliamo che dall'1 al 30 settembre la RAI effettuerà una selezione per giornalisti professionisti per le proprie produzioni stagionali, che riguarderà tutte le sedi regionali della TGR, con l'esclusione del Lazio. La selezione è frutto di un accordo fra Rai e Usigrai.

Il bando con tutti i particolari dovrebbe essere pubblicato sul sito web della Rai l'1 settembre, con scadenza presentazione domande entro il 30. Esami scritti entro il 15 ottobre.

Secondo le anticipazioni ricevute riguardo i contenuti dell'accordo sindacale, i candidati dovranno avere i seguenti requisiti:

- data di nascita non anteriore al 1/07/1974;
- diploma di laurea vecchio ordinamento oppure laurea specialistica o magistrale del nuovo ordinamento, oppure diploma rilasciato dalle scuole di giornalismo riconosciute dall'Ordine purché acquisito dopo il conseguimento di laurea;
- iscrizione all'Albo dei Giornalisti, elenco professionisti;
- residenza alla data del 20 luglio 2010 nella regione in cui si intende partecipare alla selezione.
- Termine presentazione delle domande il 30 settembre. Esami scritti entro il 15 ottobre.

Si invitano tutti gli interessati a consultare il sito web della RAI (www.rai.it) per ulteriori dettagli. Cercheremo comunque di rilanciare un promemoria, non appena il bando sarà pubblicato.

Segue il testo del comunicato diramato dall'USIGRAI il 5 agosto:

«Nè ridimensionamenti, nè trasferimenti forzosi. Per le produzioni stagionali della Tgr saranno reclutati nuovi giornalisti professionisti attraverso selezioni trasparenti. La Rai si è impegnata con l'Usigrai a pubblicare il primo settembre sul proprio sito il bando per poter recepire le domande on line». Lo annunciano il segretario Usigrai, Carlo Verna, il vicesegretario Daniela De Robert, e Vittorio Di Trapani dell'Esecutivo Usigrai con delega accesso e precariato. «Ci sarà tempo -aggiungono- per poter chiedere di partecipare fino al 30 settembre. La platea cui l'azienda di servizio pubblico si rivolge è sensibilmente più ampia rispetto a quella coinvolta due anni fa nelle selezioni per Buongiorno Regione: oltre all'iscrizione all'ordine come professionista sono richieste la laurea ed un età non superiore ai 36 anni. I dettagli saranno naturalmente contenuti nel bando. Il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico intende solo anticipare con soddisfazione la conferma di un'inversione di tendenza: alla chiamata diretta che pure il contratto nazionale di lavoro giornalistico prevede si sostituisce una selezione aperta a tutti coloro che hanno i requisiti individuati in base alle attuali esigenze dell'azienda. L'autonomia comincia dall'accesso. Queste sono le riforme che si possono fare dall'interno, per la governance non si può che sollecitare il Parlamento».

20 luglio 2010

NUOVA PAGINA FACEBOOK DEL COORDINAMENTO PRECARI FVG

Informiamo che il Coordinamento precari e freelance del FVG ha aperto una propria Pagina su Facebook, visibile a tutti quelli che navigano su internet (anche ai non iscritti ai Facebook).

Sulla Pagina, a differenza del preesistente Gruppo di discussione su Facebook vengono pubblicate più notizie d'attualità riguardo il mondo dell'informazione e dei giornalisti precari e freelance, anche di altre regioni d'Italia.

La seconda differenza rispetto al preesistente Gruppo di discussione è che chi aderisce alla Pagina troverà man mano tutti gli aggiornamenti automaticamente pubblicati sulla propria bacheca di Facebook (mentre gli iscritti al Gruppo devono entrare nello spazio riservato per poterne leggere le notizie).

Per vederla, basterà cercare su Facebook "Giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia", oppure cliccare sul seguente link:

http://www.facebook.com/giornalistifreelancefvg


(un banner con un link diretto è stabilmente presente anche sulla destra della home page del sito web dell'Assostampa: www.facebook.com/giornalistifreelancefvg)

Per aderire alla nuova Pagina bisogna cliccare sul pulsante “mi piace" (se si è già iscritti a Facebook, altrimenti bisogna prima registrarsi).

Attendiamo le visite e la vostra adesione alla nuova pagina "Giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia", che amplia di molto i servizi informativi del nostro Coordinamento.

Ovviamente oltre agli spazi su Facebook resta attivo il presente blog, visibile ed accessibile a tutti. Il blog raccoglie tutte le informazioni e materiali direttamente riguardanti il Coordinamento, più video ed altri materiali originali, con la possibilità per i visitatori di inserire commenti e condividere i contenuti.

Un saluto a tutti

17 luglio 2010

COORDINAMENTO FREELANCE: bilancio della situazione e prossime attivita'

BILANCIO DELLA SITUAZIONE E PROSSIME ATTIVITA'
(allegato: verbale della riunione del 14 giugno 2010)

Cari colleghi,

l'arrivo della stagione delle ferie (per chi le fa...) suggerisce un momento di riflessione sulle prossime attività ed impegni del nostro Coordinamento. Nel corso di quest'ultimo anno, infatti, molteplici sono state le iniziative da noi avviate, alcune coronate da successo e altre no, mentre vari progetti riposano ancora nel cassetto delle buone intenzioni.

Abbiamo elaborato nei mesi scorsi una piattaforma regionale di rivendicazioni dei freelance (che ha riscosso molto interesse anche in altre regioni), abbiamo realizzato due seminari sui contratti per i freelance e per gli uffici stampa, sviluppato dei servizi di commercialista ed assicurativi per infortuni e malattia, eletto tre nostri rappresentanti nella Commissione regionale per il lavoro automomo dell'Assostampa, abbiamo un efficiente spazio su Facebook e un blog ricco anche di contenuti video originali...

Inoltre il nostro Coordinamento è oramai considerato uno dei modelli di riferimento, nell'ambito della FNSI, per la capacità di elaborazione teorica e per capacità organizzativa e di comunicazione. E le nostre attività sono state così apprezzate, che nei giorni scorsi chi vi scrive è stato candidato dai colleghi freelance di altre regioni, e poi eletto all'unanimità, a coordinatore della Commissione nazionale della FNSI per il lavoro autonomo, che sta avviando i suoi lavori.

Eppure, malgrado un simile curriculum di attività e riconoscimenti, il nostro Coordinamento ha subìto una pesante battuta d'arresto con le recenti elezioni dell'Ordine regionale dei Giornalisti, dove i freelance non sono andati a votare e non abbiamo avuto alcun eletto. Inoltre è diffuso un attegiamento "passivo-attendista", per il quale la maggior parte dei colleghi si attende dalle nostre attività un miglioramento della propria condizione lavorativa (e se ne lamentano se ciò non avviene), ma senza collaborare minimamente alle iniziative e agli impegni del Coordinamento.

E spesso anche le riunioni, faticosamente organizzate per dare a tutti la possibilità di conoscersi, parlare e confrontarsi, vengono snobbate dalla maggior parte dei freelance, "perchè impegnati a lavorare" (come se il gruppetto che manda avanti a titolo volontario e del tutto gratuito le attività del Coordinamento campasse di rendita...). E c'è poi chi si lamenta che le riunioni siano convocate fuori dalla sua provincia; salvo il fatto che quando vengono poi organizzate nella sua città non si fa vedere...

Il problema, che cerco di evidenziare a tutti, è questo: abbiamo creato, fra i primi in Italia, un gruppo di lavoro aperto a tutti i freelance e precari (anche non iscritti al sindacato), ci siamo dotati di vari strumenti d'intervento, abbiamo raccolto adesioni e contributi d'impegno in ogni provincia della regione...

Ma la maggior parte dei colleghi continua a restare passiva, ad attendere i "successi" dei pochi che s'impegnano, e dei "benefici" per la propria condizione lavorativa, senza però metterci nulla del proprio per ottenerla.

Come ho sempre sottolineato, né il Coordinamento né il sindacato vanno confusi con un ufficio di collocamento, né come delle strutture super-organizzate e dotate di risorse economiche ed umane poderose, a cui rivolgersi solo quando si hanno dei problemi personali da risolvere.

Le dure ed inaccettabili condizioni di lavoro dei freelance infatti non sono una piaga biblica piovuta dal cielo, o un malanno stagionale che colpisce qualcuno mentre altri ne restano immuni. Sono invece la logica conseguenza di un mercato del lavoro che penalizza sempre più pesantemente chi svolge un lavoro intellettuale, spesso anche offendendone la dignità personale.

Non siamo i soli, noi giornalisti freelance, a subire tali condizioni (basti pensare alle folti schiere di laureati e professionisti sottoimpiegati e ancor meno pagati, e agli eserciti di precari, borsisti e ricercatori del mondo dell'Università...).

Ciò significa che non ci sono (se non incidentalmente) solo dei problemi "individuali" da risolvere, ma un problema drammaticamente "collettivo" di tutti noi freelance: quello di riuscire ad imporre un cambiamento nelle regole del gioco in questo mercato del lavoro.

E, per ottenere dei cambiamenti, bisogna aprire vertenze, fare contrattazioni collettive, imporre nuove norme e contratti per i freelance, e confrontarsi costantemente con gli altri organismi di categoria (sindacato, Ordine, Comitati di redazione..)      

Ma tutto questo, sia chiaro, non potrà mai farlo un "pugno d'eroi" che s'impegna in un'azione militare da "forze speciali", mentre la maggior parte dei freelance resta alla finestra a guardare, sperando di ricavarne prima o poi dei benefici personali...

Scusate le parole dure, ma preferisco essere chiaro: non vi saranno mai risultati, se non assolutamente marginali, se l'intera categoria dei freelance non deciderà di organizzarsi e di mobilitarsi tutta assieme, per far sentire la propria voce ed il proprio peso specifico in tutte le sedi (anche sindacali e di categoria), e per sostenere adeguatamente una vertenza ed una rivendicazione collettiva, che è una necessità primaria per tutti noi.

Avevamo tentato di organizzare alcune riunioni del Coordinamento nel periodo estivo, per tirare le fila della situazione ed organizzarci per le scadenze di settembre, ma il diffuso disinteresse registrato ci ha fatto desistere dal proposito.

L'assemblea aperta organizzata a Trieste il 14 giugno, salvo novità straordinarie, sarà quindi l'ultima fino a settembre.

Per favorire la circolazione delle informazioni, e per fornire alcuni strumenti di riflessione, abbiamo predisposto un verbale sintetico di quella riunione, che alleghiamo alla presente mail, e che invitiamo tutti a leggere.

Per quanto ci riguarda, nel corso dell'estate, quanti sono impegnati attivamente nel Coordinamento continueranno a sviluppare alcuni strumenti di lavoro, di comunicazione e supporto tecnico, mentre parallelamente si stanno sviluppando i collegamenti e gli scambi informativi e d'esperienze con le altre regioni. E a settembre si tireremmo le fila del tutto, per capire come e con chi continuare questo necessario percorso.

Per chi invece ci volesse darci una mano da subito, siamo come sempre disponibili. Basta contattarci a questa mail.

Confido che il caldo di questa estate favorisca anche una riflessione sulle nostre problematiche

Buona estate, e buon lavoro a tutti

Maurizio Bekar
(del Coordinamento freelance, e vicesegretario Assostampa FVG)

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Oltre che nel presente blog, trovate sul gruppo e sulla pagina di Facebook "Giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia", vari altri aggiornamenti sulle attività dei freelance nel Friuli Venezia Giulia e in Italia

documento allegato:
verbale_riunione_coordinamento_freelance_14giugno2010.pdf

15 luglio 2010

LA COMMISSIONE LAVORO AUTONOMO FNSI SI ORGANIZZA IN 5 GRUPPI OPERATIVI

Operatività immediata e articolazione in gruppi di lavoro per la Commissione per il lavoro autonomo della Fnsi, presieduta da Daniela Stigliano.

Nella prima riunione di insediamento del 25 giugno scorso, insieme con l'elezione del Coordinatore, Maurizio Bekar (Friuli Venezia Giulia), la Commissione ha varato la propria organizzazione interna, con il programma e gli obiettivi per i prossimi mesi.

L'idea di base è che la Commissione, pur nella sua funzione tecnico-consultiva, diventi il punto di aggregazione e di coordinamento nazionale delle istanze dei freelance italiani, luogo propulsore di iniziative, di dibattito e di intervento, in sintonia con gli organi della Fnsi e in coordinamento con le Associazioni regionali di stampa e le rappresentanze territoriali dei freelance.

Il metodo di lavoro che la Commissione si è dato è ispirato al massimo coinvolgimento e alla collegialità, ma con un'articolazione operativa che renda però più efficace l'azione. Sono stati istituiti cinque gruppi di lavoro: Comunicazione, Contrattazione, Monitoraggio, Rapporti con gli altri Enti di categoria, Strumenti di assistenza.

Il gruppo Comunicazione è composto da Antonio Armano (Lombardia), Agnese Carnevali (Marche), Maria Giovanna Faiella (Lazio) e Natalia Marra (Lazio). Si occupa di elaborare le strategie di informazione, di mettere a punto strumenti di comunicazione, dialogo e dibattito con la categoria dei freelance e di realizzare documentanti, guide e informazioni pratiche e utili per l'attività dei giornalisti lavoratori autonomi.

Il gruppo Contrattazione è formato da Antonella Benanzato (Veneto), Antonella Cardone (Emilia Romagna), Patrizia Spora (Liguria), Maurizio Troccoli (Umbria) e Laura Viggiano (Campania). Deve studiare nuovi fronti di contrattazione collettiva e di tutela sindacale dei freelance e strumenti efficaci per pretendere la corretta e puntuale applicazione delle norme contrattuali già esistenti e troppo spesso disattese dagli editori, con l'obiettivo di avviare una campagna nazionale che veda unite Fnsi, Associazioni regionali di stampa, Comitati di redazione e altri organismi di categoria.

Nel gruppo Monitoraggio lavoreranno Anna Bruno (Basilicata), Antonio Fragassi (Abruzzo), Elisabetta Giudrinetti (Toscana), Leyla Manunza (Sardegna) e Concetta Schiariti (Calabria). La squadra ha il compito di realizzare, in tempi rapidi e con la collaborazione delle Commissioni lavoro autonomo regionali, dei Cdr e degli altri enti di categoria, un censimento quantitativo e qualitativo delle condizioni di lavoro dei freelance in Italia, articolato per tipologia di media e aree geografiche.

Del gruppo Rapporti con gli altri Enti di categoria fanno parte Claudio Chiarani (Trentino Alto Adige), Michele Formichella (Molise), Celeste Morea (Puglia) e Saverio Paffumi (Lombardia). Deve tenere i collegamenti con Casagit, Fondo di previdenza, Inpgi e Ordine per elaborare iniziative comuni e studiare, in particolare, possibili forme di tutela sanitaria e previdenziale per i freelance.

Il gruppo Strumenti di assistenza è formato da Christian Diemoz (Valle d'Aosta) e Giovanni Ruotolo (Piemonte). Ha il compito di ideare e proporre: strumenti di assistenza sindacale, legale e previdenziale idonei a migliorare le condizioni di lavoro dei giornalisti autonomi; convenzioni agevolate per i freelance per quanto riguarda servizi di telefonia, Internet, strumentazioni di lavoro e altri servizi di uso comune per l'attività professionale; ipotesi di agevolazioni fiscali da presentare anche in sede normativa-legislativa.

La Commissione si doterà infine di strumenti tecnici e operativi, anche sul web, di comunicazione ed elaborazione a distanza e soprattutto di dibattito aperto a tutti i freelance e dedicato alle loro problematiche.

Roma, 13 luglio 2010

02 luglio 2010

I PROBLEMI DEI FREELANCE IN MANIFESTAZIONE A TRIESTE


IL COORDINAMENTO PRECARI E FREELANCE DEL FVG,  
ALLA MANIFESTAZIONE DELL'1 LUGLIO
A TRIESTE
CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO


Anche il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia ha partecipato alla manifestazione-presidio contro la legge bavaglio, tenutasi giovedì 1 luglio a Trieste, in Piazza dell'Unità d'Italia: in un intervento al microfono e in un volantino sono state denunciate le insostenibili condizioni in cui sono costretti a lavorare migliaia di giornalisti freelance, che solitamente si vedono retribuire un servizio tra i 3 e i 10-15 euro, al lordo delle tasse, dei contribuiti e delle spese sostenute.

I cittadini, ma spesso anche i politici” ha spiegato il neo-eletto coordinatore della Commissione nazionale per il lavoro autonomo della FNSI, Maurizio Bekarnon sanno che sono proprio i freelance a realizzare parti importanti dell'informazione locale e nazionale. Ma quando il giornalista è sottopagato e senza tutele è difficile garantire un'informazione di qualità e realmente indipendente, perché il freelance vive ogni giorno sotto il ricatto economico, e rischia di perdere il lavoro se scrive di cose sgradite ai potenti, o se non è ossequiente alle pressioni, ai condizionamenti o alle richieste di favori che ogni giornalista prima o poi riceve”.

E’ triste” ha concluso nel suo volantino il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia “che in un momento in cui l’attenzione di tutti noi, che operiamo nel mondo dell’informazione, dovrebbe essere rivolta a temi quali l’etica, la libertà e la qualità dell’informazione, non sia garantita nemmeno la nostra mera sopravvivenza”.

(di seguito il testo del volantino distribuito alla manifestazione di Trieste)

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CONTRO RETRIBUZIONI VERGOGNOSE, PER UN’ INFORMAZIONE DI QUALITA’

Cari lettori (e radioascoltatori, telespettatori…), 

il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia vuole portare alla vostra attenzione la difficile situazione economica di alcune centinaia di giornalisti precari e freelance che lavorano nella nostra Regione, e di migliaia in tutta Italia.

Purtroppo pagare 3, 5 o 10 euro un loro articolo o servizio radio-televisivo è una pratica non solo molto diffusa, ma anche considerata “un normale prezzo di mercato” da troppi editori, grandi e piccoli.

Forse i lettori non sanno:
- che per raccogliere le informazioni per gli articoli il freelance deve usare quasi sempre i propri mezzi: automobile, motorino, cellulare, internet, e ovviamente a spese sue…
- che per scrivere un articolo di 2.000-3.000 battute può tranquillamente perdere alcune ore…
… e che per questo lavoro riceverà un compenso che in molti casi non supera i 12 euro lordi (da cui vanno appena detratte le tasse, i contributi, le spese) !

Come Coordinamento esprimiamo il nostro sdegno per delle retribuzioni che reputiamo irrisorie ed offensive.

E denunciamo all’opinione pubblica che fare finta di niente, non opporsi a queste vergognose condizioni di lavoro, significa sostenere di fatto lo sfruttamento di centinaia di collaboratori freelance, giovani e meno giovani, che con il loro costante lavoro, riempiono le pagine dei nostri quotidiani e forniscono ogni giorno servizi alle televisioni e alle radio private.

E’ triste che in un momento in cui l’attenzione di tutti noi, che operiamo nel mondo dell’informazione, dovrebbe essere rivolta a temi quali l’etica, la libertà e la qualità dell’informazione, non sia garantita nemmeno la nostra mera sopravvivenza.

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Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

Di seguito i video di alcuni momenti della manifestazione :

Intervento iniziale di Maurizio Bekar




Intervento di Luciano Ceschia




Intervento conclusivo di Maurizio Bekar

01 luglio 2010

1° luglio 2010, mobilitazione della società civile per la libertà di stampa

 

No Bavaglio, tutti gli appuntamenti

Una manifestazione in Piazza Navona a Roma condotta da Tiziana Ferrario, l’ex-mezzobusto del Tg1 epurata da Minzolini. Una diretta che coinvolgerà decine di web-tv (a cominciare dal ilfattoquotidiano.it) e manderà in onda collegamenti dalle piazze, appelli e interventi. Una “Notte Bianca per la libertà di stampa” in provincia di Ravenna, a Conselice, l’unico comune italiano che ospita un monumento alla stampa libera. E poi presidi in numerose città italiane e in alcune capitali europee.

Questi gli appuntamenti per il No Bavaglio Day contro la legge che vuole bloccare le intercettazioni e che a fine luglio andrà all’approvazione finale della Camera. Nell’agenda della giornata, anche la protesta contro i tagli alla cultura effettuati dal governo ed emblematici, dicono gli organizzatori  “dell’insofferenza per qualsiasi forma di confronto critico e di partecipazione attiva dei cittadini”.

L’appuntamento principale è nel centro di ROMA, a Piazza Navona. “I giornalisti italiani non sono ‘cagnolini da salotto’ come il potere politico vorrebbe ridurli, ma lottano per restare ‘cani da guardia’ della verità e dell’informazione” ha dichiarato la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) che ha promosso l’iniziativa insieme a Cgil, Arci, Popolo Viola, Micromega, Valigia Blu e altre associazioni. Si comincia alle 17 e si andrà avanti fino alle 21.

La giornalista Tiziana Ferrario e l’attrice Ottavia Piccolo chiameranno sul palco giornalisti “epurati” e molti testimoni che non avrebbero avuto giustizia se il bavaglio alle intercettazioni fosse stato già legge. Tra questi la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, i genitori di Federico Aldrovandi e il giornalista Andrea Purgatori che ricorderà il caso Ustica. Interverranno anche gli avvocati che stanno preparando il ricorso contro la legge alla Corte Europea di Strasburgo. Poi spazio a Dario Fo, Massimo Ghini, Leo Gullotta, i Tetes des bois, la Piccola Sinfonietta, Giovanna Marini.

Per chi è impossibilitato a recarsi a Roma, appuntamenti anche in altre città.

A MILANO, in Piazza Cardusio, si comincia alle 18 e 30 con l’iniziativa promossa, tra gli altri, da Agende Rosse, Libera Informazione, Libertà e Giustizia, Meetup 1 Grilli Milano, Popolo Viola Milano, Qui Milano Libera; aderiscono anche le case editrici Chiarelettere e Il Saggiatore. Previsti anche gli interventi di Peter Gomez, Gianni Barbacetto, Guido Scorza, Vincenzo Consolo, Lorenzo Fazio.

A CONSELICE (Ravenna), Fnsi e Anpi (Associazione Nazionale Partigiani) hanno lanciato il collaborazione con l’amministrazione locale, una “notte bianca” per riaffermare “il diritto dei cittadini ad essere informati e quello dei giornalisti ad informare”. La serata comincia alle 20 nella piazza centrale del Comune proprio dove è stato eretto nel 2006 l’unico monumento esistente in Italia dedicato alla libertà di stampa. Gli organizzatori invitano tutti i partecipanti a portare un fiore da porre accanto al monumento alla libertà di stampa.

…eccolo qui:


Il Popolo Viola ha lanciato presidi anche in altre città italiane.

A Torino (piazza Castello dalle 16); Padova (piazza Delle Erbe alle 18); Grosseto (piazza Dante ore 18.30); Arezzo (piazza San Francesco ore 11.30); Mantova (piazza Mantegna ore 17); Lecce (Porta Napoli ore 18); Cuneo (corso Nizza ore 15.30); Modena (Giardino Ducale ore 19.30); Cosenza (piazza XI Settembre ore 18); Ascoli Piceno (piazza Arringo ore 17); Catanzaro (piazza Grimaldi ore 17); Imperia (piazza De Amicis ore 18); Salerno (piazza Portanova ore 17); Lucera, Foggia (piazza Duomo ore 18);


Trieste (piazza Unità D’Italia ore 18);

 

Palermo (via Generale Magliocco ore 16.30); Bari (Piazza Prefettura ore 19.30); Parma (piazza Garibaldi ore ore 20 in corteo fino a piazzale della Pace).
Due appuntamenti anche all’estero: a Londra, davanti alla BBC World Service, Bush House, Strand Alwych, dalle 18; e a Parigi, alla Scalinata dell’Opera Bastille ore 18.30 – L’evento qui

Infine Rete Libera, consorzio di micro web-tv, è pronta per una lunga maratona “webvisiva” del No Bavaglio Day. Lo spunto è quello di “presentare per la prima volta ‘a rete unificata’ il ruolo di denuncia di Internet e delle micro web tv italiane nel panorama dell’informazione del Paese”. Durante la diretta, collegamenti da piazza Navona e da Conselice; da Londra e Parigi, e decine di interventi in webcam via Skype di giornalisti, magistrati e micro-editori delle micro web tv.

Le dirette si potranno seguire su ilfattoquotidiano.it ma anche su Repubblica.it, Corriere.it, La stampa.it, Rainews24, Youdem, U-Station, Raduni, Agoravox, Articolo 21, Premio Ilaria Alpi, Anso, Micromega, Generazione Attiva, Istituto per le politiche dell’Innovazione.

29 giugno 2010

COMMISSIONE LAVORO AUTONOMO FNSI: BEKAR COORDINATORE NAZIONALE

Maurizio Bekar
alla manifestazione del 9 aprile
contro il precariato
Maurizio Bekar, vicesegretario dell'Assostampa del Friuli Venezia Giulia ed esponente del Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance, è stato eletto coordinatore della Commissione nazionale per il lavoro autonomo della FNSI. L’elezione, avvenuta all’unanimità da parte dei suoi membri, rappresentanti regionali dei freelance, si è tenuta a Roma nella sede della FNSI.

La Commissione, che vede come presidente Daniela Stigliano, della segreteria nazionale e responsabile del Dipartimento lavoro autonomo della FNSI, è l’organismo costituito nei mesi scorsi per favorire la tutela professionale, sindacale e previdenziale dei freelance, e si affianca alle neocostituite Commissioni regionali e all’Assemblea nazionale di lavoratori autonomi.

La Commissione, che si è articolata al suo interno per gruppi di lavoro tematici, avvierà come primo impegno un monitoraggio del numero e delle condizioni di lavoro dei giornalisti lavoratori autonomi, come premessa di una vertenza nazionale a tutela dei sempre più numerosi e poco tutelati giornalisti freelance

14 giugno 2010

ACCORDO E TARIFFARIO GIORNALISTICO FNSI - USPI, ANCHE PER I FREELANCE

Pubblichiamo in allegato il testo del recente accordo tra FNSI e USPI (Unione Stampa Periodica Italiana), sulle prestazioni di lavoro giornalistico, riguardanti anche i freelance.

Sottolineo l'importanza di tale accordo, perché reintroduce dei tabellari di retribuzioni minime, articolate per fasce ed accettate dalla controparte editoriale, che possono ora essere presi come punto di riferimento per rivendicazioni contrattuali e retributive anche in altri settori del giornalismo freelance.

In pratica: i tariffari minimi stabiliti dell'Ordine dei Giornalisti erano stati abrogati qualche anno fa per le nome sulla concorrenza, e da allora per i freelance è valso il principio della "libera contrattazione e libero accordo fra le parti", senza più alcun punto di riferimento economico-contrattuale vincolante.

Esiste ora un accordo normativo con relativo tariffario concordato con l'USPI, che benché valga solo per la stampa aderente all'USPI può comunque essere ripreso come valido punto di riferimento per la contrattazione collettiva dei freelance anche in altri settori.

Non si vede infatti perché un periodico USPI sia ora impegnato a garantire una serie di condizioni anche retributive ad un suo collaboratore o a un freelance, mentre la stragrande maggioranza delle altre testate (quotidiane, radiotelevisive, etc) possa continuare a praticare indisturbata condizioni e retribuzioni da Terzo Mondo.

S'intende quindi che l'accordo e il tariffario allegato possono essere la base di partenza per una rivendicazione collettiva di collaboratori e freelance anche in altri settori e casi. Si tratta di parlarne, innanzitutto fra noi freelance

[ Le pagine 1-8 dell'allegato riguardano le prestazioni di lavoro subordinato non superiori alle 24 ore settimanali; le successive il lavoro autonomo e para-subordinato, cioè i co.co.co ]

Buona lettura, e saluti a tutti

Maurizio Bekar

Coordinamento giornalisti Precari e Freelance del Friuli Venezia Giulia

documento allegato:
ACCORDO_FNSI_USPI_2010.pdf

12 giugno 2010

GIORNALISTI PRECARI E FREELANCE: INCONTRO A TRIESTE LUNEDI' 14 GIUGNO (ore 14.00) AL CIRCOLO DELLA STAMPA

Lunedì 14 giugno, dalle ore 14.00 alle 16.00, è convocata un incontro dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia presso il Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia 13.

La riunione è promossa dal Coordinamento precari e freelance dell’Assostampa FVG, per fare il punto sui problemi più urgenti del precariato, e per avviare una serie di iniziative concrete a riguardo. Tra i temi in discussione, la piattaforma delle rivendicazioni dei freelance presentata il dicembre scorso, e l'avvio di una vertenza per un tariffario minimo da riconoscere ai giornalisti lavoratori autonomi.

(il documento è visibile e scaricabile da link:
https://docs.google.com/leaf?id=0B90uiT3hESTjNWM5ZGQzNTQtZGI3NS00NWFkLWI0MWMtOWFjOGIyZTBjMzdi&sort=name&layout=list&num=50

L’incontro è aperto a tutti gli interessati. La riunione, per non ostacolare gli impegni di lavoro dei freelance, terminerà entro le ore 16.00.

I colleghi impossibilitati ad intervenire, ma interessati ad essere tenuti informati sulle prossime iniziative, sono invitati a contattare il Coordinamento all’e-mail: precari.freelance@assostampafvg.it.

Altre informazioni sul Coordinamento sul sito web www.assostampafvg.it e sul blog http://giornalistiprecariefreelance-fvg.blogspot.com

01 giugno 2010

BLOG DELLA FNSI “NO ALL'INFORMAZIONE AL GUINZAGLIO”



 C’entra indirettamente (ma anche direttamente) con i giornalisti precari e freelance…è questione di libertà, sancita dalla nostra Costituzione!

http://fnsi-libera-informazione.blogspot.com/

c’è anche lo spazio su Facebook:
No all'informazione al guinzaglio


TESTO DELL’APPELLO:

"I direttori e le redazioni dei giornali italiani, con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, denunciano il pericolo del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche per la libera e completa informazione.
 
Questo disegno di legge penalizza evanifica il diritto di cronaca, impedendo a giornali e notiziari (new media inclusi) di dare notizie delle inchieste giudiziarie – comprese quelle che riguardano la grande criminalità - fino all’udienza preliminare, cioè per un periodo che in Italia va dai 3 ai 6 anni e, per alcuni casi, fino a 10. Le norme proposte violano il diritto fondamentale dei cittadini a conoscere e sapere, cioè ad essere informati.
E’ un diritto vitale irrinunciabile, da cui dipende il corretto funzionamento del circuito democratico e a cui corrisponde – molto semplicemente – il dovere dei giornali di informare.

La disciplina all’esame del Senato vulnera i principi fondamentali in base ai quali la libertà di informazione è garantita e la giustizia è amministrata in nome del popolo. I giornalisti esercitano una funzione, un dovere non comprimibile da atti di censura. A questo dovere non verremo meno, indipendentemente da multe, arresti e sanzioni. Ma intanto fermiamo questa legge, perché la democrazia e l’informazione in Italia non tollerano alcun bavaglio".

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