20 agosto 2007

COORDINAMENTO PRECARI: ADDETTI STAMPA A UDINE // PROPOSTE PER SETTEMBRE

Cari colleghi,

alcuni aggiornamenti sulle attività del Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG: l'intervento effettuato riguardo il "Corso per addetti stampa" promosso dalla Provincia di Udine, e un invito ad inviare entro i primi di settembre eventuali idee e proposte operative per le prossime attività del Coordinamento.

1) "CORSO PER ADDETTI STAMPA" - Il collega Fabio Folisi nei giorni scorsi ci ha segnalato che la Provincia di Udine stava promuovendo dei "Corsi per addetti stampa di Comuni ed associazioni", pubblicizzati attraverso un comunicato del Presidente dell'Ente, Strassoldo (v. file pdf allegato "corso_addettistampa.pdf).

I contenuti del comunicato ci sono parsi oltremodo inquietanti: innanzitutto per il fatto che un ente pubblico organizzasse corsi per attività per le quali è prevista l'iscrizione a un Ordine professionale, senza che ciò venisse minimamente accennato e senza che tale Ordine vi apparisse coinvolto. Ma soprattutto perchè la Legge n. 150/2000 stabilisce che oramai nelle pubbliche amministrazioni ad assumere incarichi di addetti stampa possono essere solo dei giornalisti iscritti all'Ordine, e non più personale senza tale qualifica specifica.

Con la collaborazione del collega Folisi è stato quindi predisposto un documento circostanziato sulla questione e si è coinvolta l'Assostampa, che ha subito fatto proprie le preoccupazioni sorte dal Coordinamento precari, ed ha diramato un comunicato stampa a riguardo (v. all. Word).La presa di posizione (oltre ad essere stata pubblicata sui principali mass media di Udine, ed anche sul sito web nazionale della FNSI http://www.fnsi.it/) ha sortito un effetto immediato: un comunicato di risposta del Presidente della Provincia di Udine (v. all. "lettera2_prov_ud.pdf), che tendeva a ridimensionare i termini della questione, e a coinvolgere Assostampa ed Ordine nei corsi.

La questione però non si è ancora conclusa: nella replica del Presidente della Provincia si sostiene infatti anche che la legge 150/2000 "non trova, purtroppo, ancora applicazione causa la mancata sottoscrizione del contratto giornalistico che normerà le specifiche figure di addetti stampa". Tesi che, se non venisse fermamente confutata, potrebbe far passare il concetto che finché non sarà sottoscritto il contratto nazionale di settore (con degli interlocutori notoriamente recalcitranti a riguardo...) la legge 150 non potrebbe venir applicata in nessun suo aspetto.Il presidente dell'Assostampa, Muscatello, ci ha quindi assicurato che continuerà a seguire anche questi aspetti della questione, con ulteriori iniziative.

Comunque -al di là degli aspetti di merito- questa vicenda dimostra come, sviluppando una rete di collaborazioni sul territorio, il Coordinamento precari e freelance possa svolgere un ruolo non meramente formale, ma invece puntuale e concreto sui problemi della nostra categoria.
L'invito a tutti i colleghi precari/freelance/simpatizzanti è quindi quello di contribuire attivamente al Coordinamento, vuoi con segnalazioni analoghe su ciò che quotidianamente accade sul territorio, vuoi con contributi d'idee e nuove adesioni.

2) IDEE E PROPOSTE OPERATIVE PER IL COORDINAMENTO - L'Assostampa ha convocato per lunedì 17 settembre una riunione del direttivo regionale, in cui uno dei punti all'ordine del giorno sono le "Iniziative del Coordinamento Precari". E' opportuno quindi che per quella data possa essere presentato un puntuale programma di lavoro per i prossimi mesi, sul quale confrontarsi e cercare l'appoggio sia dell'Assostampa che degli altri organi di categoria.L'invito a tutti i colleghi aderenti/simpatizzanti è perciò quello di fare pervenire al Coordinamento entro la prima decina di settembre eventuali proposte e contributi d'idee, sulla base delle quali sviluppare le linee operative per l'autunno-inverno.

Chi fosse interessato a collaborare, o ad aderire al Coordinamento precari, può contattarci tramite l'Assostampa.

Vi invitiamo quindi di pubblicizzare tra i colleghi interessati l'esistenza del coordinamento precari e freelance, sollecitando nuove adesioni e contributi alle attività in fase di organizzazione.

Cordiali saluti a tutti

Maurizio Bekar
Poljanka Dolhar


corso_addettistampa.pdf

corso_addetti_stampa_prov_ud_agosto2007.doc

lettera2_prov_ud.pdf

03 agosto 2007

DISCUTIBILE CORSO DELLA PROVINCIA DI UDINE PER ADDETTI STAMPA

Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia


L'Assostampa del Friuli Venezia Giulia esprime forte perplessità nell'apprendere che la Provincia di Udine sta organizzando un "corso per addetti stampa di Comuni e associazioni". Il sindacato dei giornalisti fa proprie le preoccupazioni avanzate da colleghi del Coordinamento regionale precari, riguardo un'iniziativa poco chiara e dai tratti sicuramente discutibili.

I fatti: il 27 luglio la Provincia di Udine ha diramato un comunicato, con una sommaria descrizione del "corso per addetti stampa di Comuni e associazioni" e delle dichiarazioni del presidente Strassoldo. L'iniziativa, a frequenza gratuita e destinata a ripetersi, è dichiaratamente ideata "per formare il personale da mettere a disposizione della comunicazione degli Enti cui appartengono".

Vari i fattori di perplessità e preoccupazione. Innanzitutto il fatto che un ente pubblico organizzi corsi per attività per le quali è prevista l'iscrizione a un Ordine professionale, senza che questo venga neppure accennato, né che tale Ordine appaia coinvolto.

Ma soprattutto è grave che un corso per tale figura professionale sia genericamente "riservato al personale dei Comuni", quando la Legge nazionale n. 150 del 2000 stabilisce chiaramente che nelle pubbliche amministrazioni a assumere incarichi di addetti stampa possono oramai essere solo dei giornalisti iscritti all'Ordine, e non più personale senza tale specifica qualifica.

Vero è che la Legge 150 è troppo volte disattesa, o non adeguatamente applicata, da troppe pubbliche amministrazioni delle più diverse collocazioni politiche. E che nel mondo dell'informazione entrano sempre più giovani a cui si prospettano sempre meno rispetto delle regole, delle norme deontologiche e dei ruoli professionali. Ma non sono queste buone ragioni per aggiungere a uno stato di cose già di per sé grave ulteriori elementi di confusione, come questo "corso per addetti stampa di Comuni ed associazioni" che suscita solo dubbi e preoccupazioni sui suoi possibili risvolti futuri.

(3 agosto 2007)